E’ stato già dimesso un perugino di 34 anni che, mentre eseguiva in casa dei lavori di falegnameria con una sega circolare, sabato 28 marzo si è amputato in maniera pressoché totale il pollice della mano destra e ha subito gravi lesioni delle strutture tendinee e nervose della mano sinistra.
L’uomo, dopo le prime cure all’ospedale di Perugia, è stato trasferito all’ospedale di Terni dove l’equipe di Chirurgia della mano e microchirurgia diretta da Antonio Azzarà, nella notte stessa, lo ha sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in urgenza durato cinque ore e mezzo. In sala operatoria il dottor Lorenzo Bocchino che, con la collaborazione del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia, ha eseguito il reimpianto del pollice della mano destra e la sutura dei tendini e dei nervi della mano sinistra.
“A 48 ore dall’intervento la parte reimpiantata era già vitale in buone condizioni di circolo – spiega il dottor Azzarà– ma naturalmente per valutare il decorso post-operatorio e la perfusione del segmento reimpiantato, il paziente è rimasto ricoverato per altri cinque-sei giorni prima della dimissione”.
L’ospedale di Terni, seppure questa prima fase dell’emergenza abbia inevitabilmente imposto una riduzione delle attività specialistiche, continua quindi a svolgere la sua missioneea garantire cure urgenti con massima qualità e sicurezza, grazie a protocolli e percorsi dedicati che consentono di operare e curare qualsiasi paziente, compresi quelli Covid.