Prende proprio il nome dalla natura, “FORESTA”, questo progetto di Ternifestival 2016 che, attraverso delle installazioni artistiche, vuole trasformare temporaneamente estetica, funzione e fruizione di una parte degli spazi esterni del Caos, Centro arti opificio Siri, durante il periodo della manifestazione.
Il cuore del progetto sta in un dispositivo architettonico in grado di comunicare con l’esterno e accogliere al proprio interno la vita e le idee degli artisti in residenza. L’installazione ricrea, attraverso giochi di luce, costruzioni e allestimenti di spazi dedicati all’incontro, l’intricato ecosistema della foresta.
Nella progettazione delle case, gli architetti hanno tenuto conto di alcuni parametri fondamentali, come il rispetto e l’incolumità dell’albero, la sicurezza della struttura e l’abitabilità della casa. Ad abitare le case saranno poi gli artisti, che per quindici giorni, durante il festival, studieranno e vivranno il mondo osservandolo dall’alto, dall’interno di un ecosistema naturale che lo circonda, rispettandone i ritmi e riportandone le peculiarità e proponendo un progetto che potrà essere realizzato nell’edizione 2017 di Ternifestival.
Sono 5 gli architetti e gruppi di lavoro incaricati di realizzare le case sugli alberi.
A spuntarla, fra le 86 candidature pervenute a Indisciplinarte, sono stati Equalogical Lab, Jacob Dench – Dario Sanchez e Chris Pugsley, Zapoi, Falegnameria Fa.Sa. e Simone Picano – Valeria Poggiani – Mauro Poggiani.
Ognuna delle case sull’albero ha le dimensioni di 3,5 x 2,5 m e include un luogo in cui studiare e dormire, provvisto di rete elettrica, ma senza allacci di gas e acqua. Per il fissaggio delle strutture è stato rispettato il criterio di salvaguardia dell’albero con sistemi di vario genere.