Non vorremmo essere nei panni di Marco Schenardi, nuovo assessore allo sport del Comune di Terni, perché quello che sta vivendo è sicuramente un periodo non facilissimo in considerazione dell’indisponibilità delle strutture sportive e dell’ormai inizio delle attività, campionati e tornei vari. Immaginiamo che venga tirato per la giacca da tante associazioni che non conoscono al momento dove possano giocare le loro partite, i loro tornei. E questo perché il Paladivittorio è in fase di ristrutturazione, e non sarà disponibile per alcuni mesi, e poi c’è la questione PalaTerni che sta infiammando l’agone politico. E non solo!
E soprattutto quella del PalaTerni è una situazione delicata perché è nato come “casa dello sport ternano” ma da quello che si legge sui social è diventato il problema più grande delle società sportive ternane. Sì, perché ci chiediamo e si chiedono le società , dove giocheranno e dove si alleneranno i team di calcio a 5, di volley, di basket? Tanto per citare alcune discipline. La risposta al momento non c’è perché aldilà di tutelare il proprio orticello non ci sono state prese di posizioni nette oppure non c’è stata la volontà di trovare una seppur difficile soluzione. Si parla di inaccessibilità per le società dilettantistiche per l’elevato costo orario di utilizzo ed allora abbiamo sbagliato tutti, società comprese, quando si è pensato che la costruzione del palazzetto avrebbe risolto la problematica dell’insufficienza delle infrastrutture sportive oppure si è sbagliato nel dimensionare l’attuale, bella, moderna struttura del PalaTerni?
Non è nostro compito polemizzare, non è nostro compito suggerire soluzioni ma lo è sicuramente sollecitare la convocazione di un tavolo, così tanto per usare termini di moda, in cui tutte le varie componenti, lascino da parte l’uso dei social da dove si innescano solo polemiche, e fare il possibile per trovare una soluzione che sia gradita a tutti, che non sia una bandierina per qualcuno, ma solo una soluzione in favore dello sport ternano, dei tanti ragazzi e ragazze che lo praticano e che nello sport vedono estrinsecarsi la loro passione.
Ben vengano i grandi eventi, le grandi manifestazioni, speriamo che i mondiali paralimpici di Scherma si possano disputare lì, ma non dimentichiamoci di loro, dei giovani che praticano sport, delle società dilettantistiche che vivono sul volontariato e che già sono state tartassate dalla nuova legge sullo sport. Forse chiediamo troppo ma crediamo nei valori dello sport e crediamo che ognuno debba impegnarsi per non rinnegarli!