Vendono, non vendono e soprattutto chi acquisterebbe? Ieri si è fatto avanti, nemmeno tanto timidamente il gruppo Marcegaglia (se ne parla in altra parte del giornale).
Sull’argomento AST, di questa vendita parliamo, torna il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli.Lo aveva infatti già fatto nei giorni scorsi
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/ast-paparellimolto-preoccupanti-le-parole-del-consulente-castano-483393
L’intervento di Paparelli è molto polemico nei confronti del governo e del sindaco di Terni. Dopo il furto dei fondi destinati alle periferie ternane, osserva Paparelli, assisteremo anche al furto di AST? E il sindaco di Terni, così come il governo, assenti nell’incontro al MiSE pensano che il futuro delle acciaierie sia nelle mani qualche gruppo italiano?
L’INTERVENTO DI FABIO PAPARELLI
“Qualche giorno fa, in occasione dell’inaugurazione di Go Source, ho evidenziato la medesima preoccupazione che le organizzazioni sindacali oggi giustamente ed ancora una volta sottolineano, rispetto ai presunti interessamenti relativi all’acquisto di Ast. Le parole pronunciate da Castano su AST durante la riunione al Mise e ribadite in occasione della inaugurazione di Go Source sono molto preoccupanti e fanno il paio con quelle odierne di gruppi Italiani interessati alle acciaierie di Terni. Il governo, assente dal tavolo al Mise al pari del sindaco di Terni, e lo stesso sindaco ( troppo indaffarato forse con le baruffe, le querele e le vicende giudiziarie della sua maggioranza) pensano che il futuro delle acciaierie di Terni sia la vendita a qualche gruppo italiano senza prospettive di sviluppo, magari affiancato da qualche fondo finanziario, con il solo obiettivo del ridimensionamento occupazionale del sito? È questo che vuole il governo del cosiddetto cambiamento per Terni? Dopo il furto dei fondi per le periferie ternane, assisteremo al furto della fabbrica che ha fatto la storia della città? Che Terni ci aspetta, se questo è l’orizzonte? Dopo mesi di attese e richieste di capire le intenzioni del governo su Ast e sulla siderurgia italiana, abbiamo assistito alla presa in giro della riunione del Mise. Di Maio sapeva dell’ interesse oggi reso esplicito di gruppi Italiani interessati, viste anche le dichiarazioni di Castano di qualche ora dopo ? di È mai possibile che ci si muova in assenza di una visione di politiche industriali in un settore manifatturiero strategico come quello della siderurgia? Le modalità stesse di gestione della vicenda e delle relazioni istituzionali o sono assolutamente improvvisate, oppure ancora peggio gestite in malafede. Con quale obiettivo? Scopriamo le carte, Terni, i lavoratori hanno bisogno di chiarezza e di futuro. Abbandoniamo la propaganda e difendiamo uniti un patrimonio industriale strategico per il futuro di Terni dell’Umbria e dell’Italia!”