La domanda cardine è questa: come si è potuti arrivare a stipulare una convenzione con una ipotesi di ricavi che si discosta così pesantemente dalla realtà.
Si parla della convenzione fra il sub concessionario ATC parcheggi e l’azienda costruttrice il parcheggio interrato di Corso del Popolo, la soc. Corso del Popolo. Sì perchè nella convenzione si prevedono fasce minime di incassi da destinare alla costruttrice, così ripartiti : per il primo anno 440.000 euro , per il secondo anno 641.000 euro , per il terzo anno 842.000 euro e per il quarto anno 922.000 euro. Se non fosse che, come ha potuto accertare la commissione controllo e garanzia presieduta dal pentastellato, Federico Pasculli, gli incassi non hanno mai superato la cifra di 300 mila euro. Per cui “gli incassi ipotizzati di 922 mila euro l’anno a regime , risultano un’ipotesi quanto mai ottimistica e mai realizzata”. Se ne deduce che “supponendo ricavi analoghi negli anni a venire, in virtù del contratto di subconcessione, la A.T.C. parcheggi dovrebbe ipoteticamente versare alla Corso del Popolo SPA una cifra complessiva pari a 1.645.000 euro dopo 4 anni a compensazione del mancato incasso.”
Relativamente all’obbligo di risarcimento del mancato incasso alla Corso del Popolo SpA, la commissione ha ascoltato il presidente di ATC, Sandro Corradi, il quale ha riferito ”
che il tema sarebbe oggetto di divergenze legali tra ATC e la Società Corso del Popolo SPA. Ha informato la commissione che ATC, attraverso i suoi legali ha formalmente chiesto alla Società in questione di ridurre la cifra della fideiussione in quanto si ritiene che mai il parcheggio potrà avere un ricavo annuo pari ai i 922 mila euro previsti . Tale richiesta tuttavia avrebbe avuto esito negativo in quanto la società non intenderebbe addivenire ad un accordo in tal senso.”
Il commento del presidente di commissione, Federico Pasculli, è molto severo: “La gestione del parcheggio interrato di Corso del Popolo e la relativa convenzione che abbiamo discusso in commissione è una storia nella quale non ci siamo fatti mancare nulla dall’aumento dei costi in corso d’opera, alla mancata realizzazione di parte del progetto iniziale (impianto di cogenerazione, edificio secondo palazzo di Giustizia), dai debiti ormai insostenibili contratti da una controllata del Comune ai contenziosi legali che faranno inevitabilmente lievitare ulteriormente i costi per il Comune.
Una vicenda che la dice lunga sulla mancanza di capacità dell’Amministrazione di portare avanti progetti in project financing come in questo caso, in cui il rischio d’impresa viene fatto ricadere in toto sui cittadini.”
Inoltre, nel contratto stipulato dal Comune di Terni con la Soc. Corso del Popolo ” si riconosce un rimborso come maggior onere a carico del concedente pari a € 535.599,06 che deve essere saldato con la compensazione tramite cessione di un immobile o, nel caso questo non avvenga entro 12 mesi, dalla sottoscrizione dell’atto aggiuntivo, tramite erogazione a mezzo bonifico per l’intero importo”. In proposito è stata ascoltata l’architetto Carla Comello la quale ha affermato che “nel contratto si riconosce un rimborso come maggior onere a carico del concedente pari a € 535.599,06,detta somma riguarda i maggiori oneri per l’aumento dei prezzi dei materiali, e l’ICI/IMU, che la Corso del Popolo si è trovata a dover pagare per il parcheggio interrato. La normativa precedente non prevedeva questo tipo di onere, ma nella convenzione era sancito che se ci fossero stati dei maggiori oneri derivanti da normative sopraggiunte, sarebbero stati a carico del concedente. Quindi l’Amministrazione Comunale deve pagare l’importo dovuto, il quale, è stato pattuito che venga liquidato attraverso la cessione di un bene immobile.”
In proposito la Comello ha precisato “di aver tenuto fermo il discorso della cessione del bene immobile perché, non avendo una cifra definita su cui fare la valutazione, in quanto non è ancora chiaro quale percentuale dell’aliquota IVA si deve applicare, non sono stati proposti beni da cedere alla Società Corso Popolo. L’Amministrazione Comunale si sta attivando per trovare nell’ambito delle disponibilità dell’Amministrazione un immobile che sia valutato per la cifra richiesta, per proporre una trattativa alla Corso del Popolo entro il termine del 16.09.2016.”
Significativo anche l’atteggiamento della soc. Corso del Popolo SpA che richiama il Comune di Terni al rispetto “degli accordi programmati”. Imputa infatti lo squilibrio finanziario “all’atteggiamento omissivo da parte del concedente (il Comune) che non risulta aver attuato alcuna delle strategie concomitanti a suo tempo individuate quali ad esempio (vengono menzionate nella lettera nello specifico):
-L’estensione dell’area Z.T.L. anche alla zona Corso del Popolo, in modo da attribuire all’ingresso al Parcheggio il migliore e “naturale” punto di sosta per accedere al centro città.
-L’incremento della tariffa prevista per i parcheggi di superficie a pagamento(strisce blu) siti nell’area di 250 metri dal perimetro di Parcheggio, così da adeguare le tariffe a quelle del parcheggio stesso.
-Una sistematica azione di controllo quotidiana nelle aree oggetto di Concessione ed in quelle limitrofe entro 250 metri in linea d’aria dal perimetro del Parcheggio, volta all’accertamento delle violazioni in materia di sosta e di applicazione delle sanzioni accessorie sino alla rimozione o blocco dei veicoli.
La nota chiude quindi invitando il Comune con celerità:
– A dar corso alla previste attività di verifica in contraddittorio circa l’effettiva entità dei flussi finanziari del Parcheggio degli ultimi 12 mesi considerata anche la grave situazione relativa agli incassi del Parcheggio stesso.
-A predisporre nell’immediatezza ogni misura atta al riequilibrio del Piano Economico Finanziario secondo le modalità e i termini di cui all’art. 31 della Convenzione.
-A rendersi disponibile ad una verifica in contraddittorio con la Corso del Popolo circa l’entità dei costi sostenuti dalla concessionaria stessa per via del differimento dei tempi di esecuzione dell’opera in ragione delle adottate varianti per interventi relativi all’edificio pubblico ed alla passerella sul fiume Nera, oltrechè alle sistemazioni del verde pubblico ed in osservanza dell’art 7 del V Atto Aggiuntivo.”
Si è appreso nel corso dell’audizione dell’ingegner Comello che il costo del parcheggio in questione è di circa 9 milioni di euro.
LA ATC
Sandro Corradi ha informato la commissione che “la metà netta dei ricavi – 150 dei 300 mila euro – vengono versati alla Società Corso del Popolo proprietaria dei parcheggi che introita così un ricavo netto, mentre sui 150 mila euro che rimangono nelle casse di ATC vanno caricati tutti i costi che la società incontra. Per questo l’ATC – ribadisce l’Ing. Corradi – sul parcheggio di Corso del Popolo ha una perdita di circa 30-40 mila euro l’anno.
Lo stesso presidente Corradi afferma che questa convenzione è per ATC un accordo molto pesante, a differenza dell’accordo con il Comune di Terni sui parcheggi di superficie che riconosce ad ATC il 50% del margine al netto dei costi costi.”