Non è certo semplice la situazione che si è venuta a creare in seguito al cambio di appalto per la gestione dei due principali siti turistici del ternano: la Cascata delle Marmore e Carsulae. Per fare chiarezza sulla trattativa aperta con Vivaticket, che si è aggiudicata l’appalto, Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto una conferenza stampa.
“Il nuovo appalto per la gestione delle Cascata delle Marmore e del sito archeologico di Carsulae – hanno ribadito – è unico e quindi l’applicazione della clausola sociale, prevista nel capitolato e per noi imprescindibile, non può che riguardare tutti i lavoratori di entrambi i siti”.
I rappresentanti dei lavoratori hanno spiegato che con Vivaticket è stato siglato un accordo con clausola sociale che prevedeva l’assorbimento di 38 lavoratori della Cascata. Poi, però, quelli che hanno deciso di continuare a lavorare lì sono stati solo una quindicina e questo perché il nuovo appalto prevede servizi ridotti rispetto a prima con relativa riduzione oraria.
Per Carsulae, che conta 17 lavoratori, la situazione è più complicata ed il Comune ha chiesto alle cooperative che attualmente svolgono il servizio una proroga di due mesi per aprire una trattativa.
“Questa proroga può consentirci di effettuare una trattativa più approfondita con l’azienda e cercare di garantire il passaggio del maggior numero possibile di lavoratrici e lavoratori, hanno sottolineato i sindacati, peraltro tutti portatori di grande esperienza e professionalità. Purtroppo, però, il capitolato fatto dal Comune prevede orari e servizi ridotti rispetto al passato e questo, come è stato già nel precedente appalto per la Cascata, potrebbe determinare difficoltà nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno sottolineato come questa situazione di incertezza sia l’ennesima dimostrazione dell’assoluta necessità di una legge regionale sugli appalti, una legge che assicuri garanzie e regole certe sul passaggio di lavoratrici e lavoratori, sui quali invece attualmente si scarica sempre il costo dei risparmi che le aziende puntano a realizzare.
“Nei passaggi di appalto, hanno ribadito, non possono essere i lavoratori a pagare una difficoltà normativa”.
I sindacati hanno anche posto l’accento sulla necessità di sviluppare il turismo in questo territorio che ancora non riesce a definire una politica industriale importante. Turismo nuovo volano per occupazione ed economia, è stato detto, integrando pezzi del tessuto produttivo locale, facendo rete con i territori limitrofi come la Valnerina.