Un nuovo fronte polemico si è aperto in serata fra Lega e Partito Democratico.
Il capogruppo a Palazzo Spada della Lega, Cristiano Ceccotti, nel ribadire che la mancata firma del protocollo per il potenziamento del centro remiero di Piediluco è dovuta “alle necessarie ulteriori verifiche tecniche e autorizzative” , attacca la Regione sui canoni idrici destinati alla città di Terni: ” per far sì che una parte maggiore di questo tesoretto venga investita su Terni”.
“La regione dell’Umbria – scrive Ceccotti – incassa per lo sfruttamento delle risorse idriche del territorio ternano 8 milioni di euro circa all’anno: i canoni restituiti al Comune di Terni ammontano a un milione e 300. Oltre a ciò la Regione Umbria non lascia nemmeno libero il Comune di scegliere come spendere i soldi spettanti. Questa situazione sarebbe già piuttosto pesante in una fase normale, ma diventa insostenibile in un periodo in cui il Comune di Terni, a seguito di anni di amministrazione del Pd, si trova in stato di dissesto. Peraltro lo scorso anno il comune di Terni ha potuto utilizzare un milione 308 mila euro dei canoni idrici per la cura della città in particolare per le manutenzioni, per il verde, per l’arredo urbano, per gli eventi culturali e turistici.
Apprezziamo particolarmente – aggiunge Ceccotti – gli interventi che sono sostenuti per il centro di canottaggio a Piediluco dalla Regione tramite i canoni idrici provenienti dal nostro territorio e con il sostegno della Fondazione Carit, della Federazione Canotaggio ed Erg. Più volte in consiglio comunale ci siamo fatti portatori della necessità di uno sviluppo turistico e sportivo di Piediluco, che rappresenta una nostra priorità e il volano di una nuova fase di sviluppo del territorio. Oggi, come ha già detto l’Amministrazione comunale, la firma del protocollo non è avvenuta per le necessarie ulteriori verifiche tecniche e autorizzative.
Riteniamo tuttavia fondamentale che si apra una vertenza con la Regione stessa, per una questione di giustizia, per far sì che una parte maggiore di questo tesoretto venga investita su Terni, per finanziare opere fondamentali per la sicurezza dei cittadini, come ad esempio quelle sulle manutenzioni e sul verde che scontano anni di ritardi e che costituiscono esse stesse una sorta di debito occulto lasciato dalle precedenti amministrazioni.Il consiglio comunale ha di recente approvato con un’ampia maggioranza un atto di indirizzo riguardante proprio la legge regionale sui canoni idrici chiedendo una rivisitazione delle ripartizioni che finora hanno penalizzato Terni.
Oggi più che mai crediamo che occorra aprire questo tavolo con la Regione Umbria per ridefinire l’entità delle risorse da assegnare a ogni ente locale in ragione dell’effettivo risarcimento dei canoni idrici. Si chiede, inoltre, che venga rimosso il vincolo di utilizzo delle risorse economiche in modo che il Comune possa determinarne il loro migliore impiego attraverso specifici progetti da sottoporre poi all’approvazione della Regione.Non possiamo continuare a tollerare – conclude Ceccotti – che le decisioni sul nostro territorio vengano prese altrove, magari con intenti punitivi per meri fini politici. Vogliamo che soprattutto in questa fase l’amministrazione comunale operi per far risollevare la città e che non le vengano posti ostacoli specialmente da chi questa situazione di crisi ha pesantemente contribuito a creare”.
Al capogruppo della Lega ha risposto subito il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Filipponi: “al sindaco Latini è stata fatta fare una figuraccia ed è solo grazie alla regione se una parte delle entrare ordinarie dei canoni idrici è destinata ai comuni interessati, Terni compreso.”
“Il tentativo del capogruppo della Lega Ceccotti di rimediare all’ennesimo conflitto interno ed alla figuraccia fatta fare al sindaco Latini è becero, inutile ed ignora le leggi regionali che hanno lo stesso valore di quelle nazionali.
É solo grazie al centrosinistra che governa la Regione che una parte delle entrate ordinarie della stessa sono utilizzate per lo sviluppo dei territori dei Comuni di Terni, Narni, Baschi,Cerreto e Alviano. Il tutto – precisa il capogruppo PD – è sancito da una legge regionale proposta dal vicepresidente della Regione ed approvata anche dal centrodestra e dal gruppo della Lega. La legge destina 4,8 milioni nel triennio per l’impiantistica sportiva, i grandi eventi ed il decoro urbano. Giova ricordare che il Comune deve ancora spendere 1,2 milioni della Regione sul decoro urbano. Ceccotti studi, impari le leggi e le applichi.
Addurre scuse ridicole per la mancata firma del protocollo d’intesa, come quelle che si leggono, dopo che lo stesso è stato concertato costruito ed avallato da sindaco ed assessore allo sport, sin dall’inizio, e redatto da Regione , Comune ,FIC e Fondazione Carit, persino negli uffici del Comune ed in diverse sedute tecniche, dopo peraltro il rinvio già concesso il 25 marzo – conclude Filipponi – evidenzia ancora una volta lo stato confusionale ed il voler anteporre interessi di bottega a quelli dei cittadini.”
In serata è intervenuto anche il sindaco di Terni, Leonardo Latini con una breve dichiarazione:
“Qui chi continua a giocare sulla pelle di Terni e dei suoi concittadini – ha scritto il sindaco – è il Pd con i suoi consiglieri comunali più occupati ad immaginare intrighi, ad attribuire ruoli e poteri, a costruire scenari di comodo che a fare una sana e costruttiva opposizione per una volta con il solo obiettivo di fare il bene della città. Insieme a tutta la Giunta sono impegnato nell’opera di risanamento dei conti, cercando di mettere a frutto quelle poche risorse disponibili per risolvere le grandissime criticità che la città vive dopo i danni creati dalla pessima amministrazione precedente. Anche per questo – ha concluso il sindaco Latini – è quanto mai necessario aprire un tavolo di confronto con la Regione Umbria per una più equa e giusta ripartizione dei canoni idrici considerando che a Terni arriva solo una piccola parte del totale e che il Comune con tali risorse non è nemmeno libero di effettuare quelle scelte strategiche nell’interesse dei cittadini.”