Battaglia anche a colpi di comunicati fra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.
Il PD fa quadrato intorno al sindaco e alla giunta.
“Mentre altre forze politiche continuano da anni a perseguire un’opposizione confusa e improduttiva per la città, il Partito Democratico, evitando inutili clamori, ha lavorato per costruire il futuro di Terni, a sostegno dell’amministrazione, affrontando i problemi e cercando soluzioni, come compete ad una forza di governo” scrive in una nota la segreteria comunale del partito. Ne è riprova “l’approvazione del piano di riequilibrio al Ministero degli Interni”.
Secondo il PD il ricorso al piano di riequilibrio finanziario del Comune di Terni consentirà ” a Terni di ripartire, salvaguardando il Comune, mettendo in ordine i bilanci, tutelando gli asset strategici della nostra città senza aumentare la tassazione di nemmeno un centesimo”.
Nel riconfermare “sostegno umano e politico” al sindaco Leopoldo Di Girolamo e all’ex assessore Stefano Bucari, il PD “ha mostrato la capacità di mantenere saldi gli obiettivi, unendosi per far fronte ad una situazione emergenziale e trovando la forza di ricomporre un quadro politico in grado di portare a termine gli obiettivi che ci siamo prefissati, dall’area di crisi complessa, agli impegni assunti a difesa dell’ambiente, alla tutela dei servizi essenziali per i cittadini, alle operazioni necessarie e non più rinviabili legate al decoro urbano. Perciò, sosteniamo la nomina del Sindaco in giunta dell’Ingegner Sandro Corradi, persona seria e preparata, stimato professionista, che in un momento così difficile ha scelto di rinunciare ai suoi incarichi professionali per mettersi a servizio della città.”
Diametralmente opposto il giudizio del Movimento 5 Stelle . ”
Il Partito Democratico ternano – scrive in una nota il consigliere Thomas De Luca – si vanta di far pagare a tutti i ternani la montagna di debiti che ha creato in venti anni di amministrazione. Si vantano tutti all’unisono di essere capaci di azioni di governo scaricando su tutta la città le loro incancellabili responsabilità storiche, amministrative, politiche, sociali, ambientali, etiche, finanziarie. Non solo ma le chiamano soluzioni.
La soluzione è quella di tagliare i servizi sociali. La soluzione è quella dell’assenza totale di risorse sulla manutenzione stradale, sulla segnaletica, sulla manutenzione del patrimonio pubblico con palazzi che cadono a pezzi. La soluzione è quella di riconoscere debiti fuori bilancio irriconoscibili perché frutto di palesi violazioni di legge e farli pagare ai ternani. La soluzione è quella di chiudere le scuole comunali. La soluzione è quella di tagliare i trasporti pubblici per poi strillare che è l’inquinamento viene esclusivamente dal traffico. La soluzione è una città avvelenata, contaminata. La soluzione è quella di aver azzerato la cultura. La soluzione è quella di riempire la città di monnezza che la pseudo-emergenza romana in confronto sembra il principato di Monaco.
Un debito colossale – conclude De Luca – che non ha apportato alcun servizio, alcuna utilità o arricchimento per la città e azzera qualsiasi prospettiva di futuro.