“È necessario che sul fronte delle povertà si apra una cabina di regia in cui le minoranze possano dare il loro contributo”.
Questo chiedono i capigruppo di Pd, M5S, Senso Civico e Terni Immagina a Palazzo Spada.
“Ci troviamo dinanzi ad una sfida importante in cui ognuno deve fare la sua parte – scrivono Filipponi, Gentiletti, Pasculli, Angeletti – e noi non intendiamo tirarci indietro. Tanto più dinanzi ai dubbi ed i timori espressi dal sindaco rispetto alla capacità dell’attuale maggioranza nel gestire i fondi per le povertà estreme messi a disposizione dal Governo.
I comuni, i servizi sociali, gli uffici di cittadinanza da anni sono il primo presidio verso le fasce più deboli e li ci sono i dati e lo storico per fare in modo che i soldi finiscano nelle mani di chi è realmente bisognoso.
Ricordiamo che i primi fondi in arrivo da Roma si andranno a sommare ad altre misure già in essere quali il reddito di cittadinanza e altri servizi erogati tramite fondi strutturali, su cui il Comune ha ampia autonomia da sfruttare soprattutto in questo momento.
Senza considerare – aggiungono i capigruppo di Pd, M5S, Senso Civico e Terni Immagina – che nei prossimi giorni oltre al blocco di mutui per le famiglie e le partite iva colpite dalla crisi, saranno immessi nel potere d’acquisto delle famiglie circa 50 miliardi di euro, per far fronte alle fasi iniziali di questa emergenza.
Da sottolineare come sarà facoltà del Comune accedere alle compensazioni della cassa depositi e prestiti per evitare che i ternani debbano pagare gli anticipi dell’Imu e della Tari. Come minoranze – concludono Filipponi, Gentiletti, Pasculli, Angeletti – riteniamo altrettanto importante che tramite le anticipazioni di cassa si possa valutare alcune variazioni di bilancio per aiutare i più deboli, così come aggiungere laddove necessario l’uso di ulteriori fondi dal Fse. Noi ci siamo senza timore di fare la nostra parte”.