Senza mezzi termini. Nè peli sulla lingua. Marco Vinicio Guasticchi, attuale vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, si candida quale segretario regionale del Pd. E lo fa attaccando a testa bassa “in risposta alla profonda delusione – spiega in una nota – che dice di provare di fronte allo stato comatoso in cui versa il partito, sia a livello nazionale che locale”.
“Rompendo un fariseismo che vedeva ipotetici candidati pronti a sacrificarsi per traghettare il Pd umbro verso lidi migliori, ritengo – aggiunge Guastichi – che oggi solo un protagonismo di chi ha partecipato e creduto e lavorato per la nascita di questo partito possa strappare dal torpore il Pd. Sono altresì convinto prosegue – che la riscossa può venire solamente dalla periferia ovvero da tutti coloro che oggi si sentono orfani non di un segretario o un dirigente nazionale, ma di un ideale e di un partito che aveva anticipato di svariati anni gli scenari che avrebbero poi caratterizzato la politica italiana, ma anche europea, se non mondiale”.