Penetrazioni maschili sul palco del CAOS. E lo scandalo è servito.
Il tutto è accaduto durante il TERNI FESTIVAL, festival della creazione contemporanea che si è appena concluso, nello spettacolo “SCHONHEITSABEND” con Florentina Holzinger e Vincent Riebeek.75 minuti la durata in cui Holzinger e Riebeek “si appropriano dell’orientalismo di inizio ‘900 rendendolo tratto dominante di questa performance radicale che indaga relazioni di potere, ruoli di genere, violenza e sessualità malata, estasi e erotismo esplicito.” Tanto esplicito che per una decina di minuti abbondanti gli spettatori presenti hanno potuto assistere a evoluzioni sessuali molto spericolate, in tutte le posizioni, senza che venisse lasciato alcunché alla immaginazione. La Holzinger ha indossato una cintura con un fallo di lattice con il quale ha penetrato, sulla scena, realmente, il ballerino co-protagonista, Vincent Riebeek.
La cosa non poteva rimanere inosservata. L’onorevole Pietro Laffranco, Forza Italia, appreso della vicenda dalla stampa nazionale, ha annunciato una interrogazione urgente, sulla vicenda, al ministro Dario Franceschini . “Loro possono fare quello che vogliono – ha precisato – ma non con i soldi pubblici”.
AGGIORNAMENTO 3 OTTOBRE
Oggi, puntualmente, l’on.Laffranco ha presentato l’interrogazione urgente al ministro della cultura, Dario Franceschini.
“Ho ritenuto doveroso presentare un’interrogazione al ministro – scrive Laffranco in una nota – per sapere se intende agire in qualche modo affinché i fondi pubblici non siano utilizzati per proporre spettacoli di dubbia etica e non rispettosi del sentimento comune. Troviamo infatti inaccettabile che soldi degli italiani vengano usati per portare in scena uno spettacolo teatrale che più che arte è sembrato essere vera e propria pornografia”.
A giudizio dell’onorevole Laffranco “la scena ha oltrepassato di gran lunga i limiti della decenza ed è fondamentale intervenire per evitare che una situazione del genere si ripeta”. “Il festival di Terni – conclude Laffranco – che è gestito dalla Fondazione Teatro Stabile dell’Umbria, con il contributo e il patrocinio del Ministero oltre che della Regione Umbria e del Comune di Terni, di fatto vive solo con fondi pubblici”.