Ieri sera è stato ospite del Terni Film Festival Popoli e Religioni il giovane regista e attore romano, Phaim Bhuiyan.
27 anni un film e una serie tv già realizzati e 3 premi vinti: il Globo d’oro per la miglior opera prima, il Nastro d’argento per la miglior commedia e il David di Donatello come migliore regista esordiente. Come inizio niente male per questo ragazzo, italiano di seconda generazione, figlio di genitori trasferitisi a Roma dal Bangladesh e approdati nel quartiere multietnico di Torpignattara, dove ancora vive.
Il progetto “Bangla” è nato da un servizio Tv su “Nemo-Nessuno escluso”, trasmissione che andava in onda su Rai2, il tema era l’amore al tempo delle seconde generazioni di immigrati. “Dopo il servizio – ci dice Phaim – sono stato chiamato dalla Fandango perché volevano raccontare queste tematiche, doveva essere una serie, poi abbiamo fatto questo piccolo film”. Che poi tanto piccolo non era.
Visto il successo del film , la serie è stata realizzata lo stesso ed è ora disponibile su Raiplay (come il film).
Nella serie sono stati approfonditi temi e personaggi. Tutto ruota comunque intorno a un problema insormontabile, l’impossibilità per Phaim (il protagonista) di consumare un rapporto sessuale prima del matrimonio. Lui la ragazza (italiana) ce l’avrebbe pure e vorrebbe tanto infrangere questo tabù….
“E’ in fase di scrittura – annuncia Phaim – la seconda stagione, non ho date certe ma ci stiamo lavorando”.
Ieri sera al Terni Film Festival , al Cityplex, sono stati trasmessi i primi due episodi della serie. L’attore e regista , in precedenza, aveva conversato con Arnaldo Casali, direttore dell’ISTESS che organizza il festival, affrontando i temi dell’immigrazione e dell’integrazione partendo dalla storia personale di Phaim, dei suoi genitori e da quanto è stato descritto nel film.