Sulle polemiche di questi giorni seguite al NO alla candidatura di Roma per Olimpiadi del 2024 da parte del sindaco della Capitale, Virginia Raggi, interviene Alberto Pileri, ex assessore del Comune di Terni e uno dei promotori del Comitato per PIEDILUCO sito olimpico di canottaggio Roma 2024.
L’INTERVENTO DI ALBERTO PILERI
I Fatti: Il Governo Renzi e il Coni ( Malagò ) hanno spinto per candidare la Capitale d’Italia per le Olimpiadi del 2024. Il Comune di Roma, ancora Sindaco Ignazio Marino, nel settembre 2015 ha deliberato l’adesione alla proposta di candidatura inviata successivamente al CIO. E’ stato costitutito il Comitato Promotore, presidenza Montezemolo. Ci sono stati i viaggi alla sede internazionale del CIO, in Svizzera per presentare l’idea di Roma. Presentati i primi dossier di candidatura secondo il calendario fissato per step.
Come ti ricorderai, insieme ad un gruppo di amici ( Massimo Carignani, Giuseppe Boccolini, Fabrizio Di Patrizi, Claudio Torcolacci, Mauro Pitotti ) presentammo ad Aprile 2015 e poi agli inizi di Settembre 2015 la proposta ( supportata da un dossier tecnico-politico che teneva in considerazione i criteri del CIO, all’insegna della sostenibilità economica, ecologica e sociale ) di inserire Piediluco nel progetto di candidatura di Roma. Facemmo una iniziativa all’Hotel del Lago con la presenza del ViceMinistro dell’Economia, Enrico Morando, che vide la partecipazione di assessori regionali, consiglieri regionali del PD e di Forza Italia, e di diversi consiglieri comunali di Terni. Il Sindaco di Terni e la Giunta Comunale non si presentarono, snobbando la nostra iniziativa, impegnati a non disturbare il Grande e Potente Presidente del Coni , venuto a Terni in occasione dei campionati del Tiro con l’Arco,che con arroganza e faccia tosta, che lo contraddistingue, disse, senza ricevere alcuna smentita e replica degna di istituzioni che difendono e tutelano gli interessi legittimi della città, e della regione, che Piediluco era fuori e che tutt’al più poteva esserci qualche possibilità nelle retrovie degli allenamenti di qualche nazionale. Anche il Consiglio Regionale si espresse positivamente sulla nostra proposta, lasciata cadere nell’oblio dall’esecutivo regionale e dall’amministrazione comunale.
Poi ad ottobre 2015 il Sindaco Marino è stato sfiduciato dal PD del Commissario Orfini, il consiglio comunale di Roma è stato sciolto, è arrivato il Commissario Tronca, e con le elezioni anticipate sono state spalancate le porte ai Grillini del Movimento 5 Stelle e alla “bambolina imbambolata”, come l’ha definita il Governatore della Campania De Luca, il neo Sindaco, l’avvocato Virginia Raggi.
La neo Sindaca, che oltre ai noti Studi Legali romani che l’hanno sponsorizzata, che a distanza di quattro mesi dalla sua elezione non è riuscita a nominare l’Assessore alle finanze, presa in mezzo fra la sua acclarata debolezza ed inconsistenza intrinseca e lo scontro di potere fra le “mezze pippe del direttorio dei 5 Stelli” ( la definizione è sempre di De Luca ) per recuperare uno spazio politico che Le consentisse di sopravvivere ha dovuto dire No alla candidatura di Roma per le Olimpiadi.
Le valutazioni: Renzi ed il Pd hanno sbagliato a cacciare nel modo che conosciamo il sindaco Marino, spianando la strada a Roma ai 5 Stelle. Il Governo, il Coni ( Malagò ) ed il Comitato Promotore ( Montezemolo ) hanno rinunciato ad aprire una discussione di merito sui contenuti e le scelte della candidatura di Roma , limitando la partecipazione e dando l’idea di una governance oligarchica, chiusa e verticistica. L’iniziativa per inserire Piediluco è stato fra le pochissime che ci siano state per favorire una discussione e partecipazione sul merito, insieme alla richiesta dei radicali di indire un referendum.
Quanto ai 5 Stelle e al Sindaco di Roma: una visione nichilistica è il tratto principale, unito ad un manifesta incapacità di affrontare le situazioni ed i problemi.
Per quanto riguarda le polemiche e gli scontri fra i rappresentanti dei cinque stelle in consiglio comunale ed esponenti della giunta comunale, sono… solo piccole beghe non utili per la nostra città.
Roma e l’Italia hanno fatto harakiri, rimediando una figuraccia.