La questione della bolletta dell’acqua ( 21.000 euro di conguaglio )recapitata pochi giorni orsono alla Ternana sta assumendo contorni sempre più problematici in considerazione che anche oggi il patron Stefano Bandecchi ha manifestato nuovamente il suo disappunto per la vicenda nonostante il comunicato distensivo di lunedì pomeriggio del sindaco Latini in cui manifestava la disponibilità a trovare una soluzione.
La vicenda è dovuta ad un cambio di tariffazione dal momento in cui da una manutenzione ordinaria del Liberati con bolletta a carico del Comune si è passati alla manutenzione straordinaria a carico della Ternana con un rincaro della stessa di oltre 8 euro ovvero da 1 euro al m3 si è passati ad oltre 9 al m3. Dal novembre 2019, poi, la tariffa è ancora aumentata con effetto retroattivo, per bilanciare la diminuzione accordata ad altre categorie, tanto che il conguaglio di cui sopra è relativo anche alle bollette arretrate fino al gennaio 2018.
Per avere un’idea di quello che può essere il costo del consumo dell’acqua al Liberati basta citare che dal 1 gennaio del 2018 la Ternana ha speso 360 mila euro. Del resto, per rispettare anche la condizione prevista in convenzione che l’impianto non deve subire danni dalla gestione della società rossoverde, è difficile risparmiare sull’acqua per irrigare il Liberati ed il Taddei se non si vuol compromettere il buon stato del manto erboso.
Cosa chiede la Ternana, cosa chiede Bandecchi? Il ristabilimento della tariffa primaria, visto che lo stadio è un bene pubblico, di proprietà del Comune ma con l’impegno, magari garantito da una fideiussione come proposto dalla società rossoverde, del pagamento da parte della società di via della Bardesca che è l’unica, tra le società calcistiche, ad avere a che fare con un manto erboso che necessita di una continua irrigazione per mantenerlo in uno stato ottimale come le norme della Lega impongono.
La stessa tariffa facilitata potrebbe essere applicata alle altre società che gestiscono gli impianti di proprietà comunale con bollette a carico, però, delle società che dovrebbero fornire le adeguate garanzie per il pagamento.
Al di là della sfuriata odierna i rapporti tra il sindaco e Bandecchi sono cordiali, basti ricordare tutte le iniziative portate avanti in collaborazione in questo periodo di pandemia, e crediamo che basterà incontrarsi, confrontarsi e trovare un punto di incontro non dovrebbe essere poi così difficile.
Intanto esponenti della società, con il vice presidente Paolo Tagliavento in testa, tecnici e geologo domani mattina effettueranno una visita agli impianti del Liberati per vedere se fosse possibile trovare una soluzione alternativa che possa attutire il fabbisogno di acqua pubblica per irrigare il manto erboso del Liberati magari con la creazione di un pozzo, o, in second’ordine, la verifica della possibilità di utilizzarne quelli che insistono nella zona.