Sono state raccolte in Umbria le 3 mila firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito”, per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti è iniziata il 15 maggio. La raccolta firme ora proseguirà per raccogliere anche le firme di sicurezza.
Lo comunica l’associazione Luca Coscioni.
“Ce l’abbiamo fatta – h annunciato Laura Santi in un video – abbiamo raggiunto le 3.000 firme necessarie per la nostra proposta di legge regionale Liberi Subito in Umbria, che consente di regolamentare tempi e modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito per chi già è nelle condizioni sancite dalla Corte Costituzionale. Questo significa che se noi riusciamo a far approvare questa legge non ci saranno più altre ‘Laura Santi’ costrette a subire un calvario di tre anni per vedersi riconosciuto un diritto, il diritto di morire. Vi devo dire anche che la nostra raccolta firme continua, perché più firme amici abbiamo, più siamo forti in Consiglio Regionale”.
“Oggi – aggiunge Laura Santi – ci attende una sfida ancora più grossa. Io sono molto preoccupata, dovete sapere e lo sapete in molti, che il Governo ha presentato una legge in tema di fine vita, che veramente ha intenzione sotto sotto di cancellare anche diritti già esistenti. Se passasse quel disegno di legge governativo, io non avrei mai avuto questo diritto, ma neanche tante altre persone in condizioni mie o forse anche peggiori, io spero che sosterrete tutti la nostra proposta alternativa, la legge d’iniziativa popolare eutanasia legale, che tra l’altro, amici, consentirebbe non solo l’autosomministrazione del farmaco, ma pensate a chi è completamente tetraplegico come me, ma magari anche non può muovere la bocca, consentirebbe anche un aiuto medico da parte del medico, appunto da parte della persona che assiste il sanitario. Questa sarebbe una rivoluzione. Io vi invito a firmare online e vi invito a seguire i lavori parlamentari. Io spero che ci siano veramente dei parlamentari di buon senso, che possano opporsi a questo DDL governativo a cui non interessano i diritti delle persone. Sarà una lotta lunga. Io non so se vedrò veramente la fine di questa lotta, però confido nelle persone di buon senso, confido nella forza delle persone che mi sono state accanto in questi anni, gli amici dell’associazione Coscioni, che fanno una cosa semplicissima, amici. Cercano di far prevalere in Italia le ragioni della libertà, nient’altro”.