Se le cose restano così come sono la provincia di Terni, per le scuole di sua competenza, sarà costretta ad assumere decisioni “scomode e impopolari”. Quali, il Presidente Giampiero Lattanzi, non le ha dette anche perché spera che dal Governo nazionale arrivino atti riparatori.
“La situazione delle scuole superiori di competenza della Provincia di Terni rimane molto difficile, e in alcuni casi grave, per la mancanza dei fondi necessari a garantire risposte alle legittime richieste di interventi strutturali, logistici e di sicurezza”.
E’, infatti, quello che hanno dichiarato il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi e la dirigente dell’area tecnica, Donatella Venti, che in una lettera inviata ai dirigenti scolastici hanno ribadito lo stato di estrema criticità finanziaria nella quale versano le Province e quindi anche quella di Terni. “Se le cose rimarranno invariate – hanno affermato Lattanzi e la Venti – in un futuro purtroppo non lontano la Provincia potrebbe vedersi costretta a prendere decisioni scomode e impopolari per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.
Mentre la Regione Umbria mostra un importante impegno sul versante della sicurezza degli edifici scolastici, di cui prendiamo atto positivamente, il governo nazionale non ha ancora risposto alle richieste dell’Upi. Lo sforzo del governo regionale potrebbe pertanto non bastare ad affrontare tutte le necessità di interventi ordinari e straordinari”.
Proprio l’Upi nazionale ieri ha reso noto di aver chiesto un urgente incontro al ministro dell’istruzione Valeria Fedeli “per affrontare le diverse criticità prima della riapertura delle scuole a settembre e per la definizione dei criteri su cui impostare la nuova programmazione triennale 2015/2018 per la quale il governo impegnerà ingenti risorse”. La richiesta è partita al termine dell’audizione di Francesca Zaltieri, consigliera delegata della Provincia di Mantova e rappresentante Upi nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, presso le Commissioni riunite Istruzione e Lavoro della Camera dei Deputati, sulla sicurezza scolastica.
“Le Province, riformate dalla Legge Delrio – ha detto la Zaltieri – continuano oggi ad essere attori primari nel settore dell’istruzione e dell’edilizia scolastica, dal momento che tra le funzioni fondamentali è confermata proprio questa delega. Tuttavia i successivi provvedimenti finanziari e organizzativi attuati in questi ultimi anni, a partire dai tagli insostenibili ai bilanci delle Province operati in particolare con la manovra del 2015, hanno determinato una situazione di grande criticità”.