Un nuovo volto per via San Lucio al quartiere San Valentino.
La giunta comunale ha approvato oggi un atto che riavvia una fase di riqualificazione iniziata con il contratto di quartiere 2 con il recupero delle palazzine più degradate. Opera proseguita con l’apertura dei centri diurni , nel 2017, al pian terreno e al completamento degli alloggi nelle stesse palazzine.
“Ritenendo necessario un nuovo impulso al processo di rigenerazione di quest’ambito urbano, anche come segno di discontinuità rispetto all’azione delle precedenti Amministrazioni – dice l’assessore alle politiche sociali per i quartieri e all’edilizia residenziale pubblica Marco Celestino Cecconi – si è ritenuto opportuno rilanciare la strategia progettuale nello spirito delle finalità originarie del Contratto di Quartiere 2. L’occasione per procedere in tal senso è stata propiziata dall’interesse di Ater ad investire su San Lucio, attivando una specifica collaborazione e sperimentazione congiunta sui temi dell’innovazione sociale e rigenerazione urbana, contando su risorse regionali e sulle economie derivanti dal Contratto di Quartiere 2 e sulle sinergie operative con Ater”.
“Dagli approfondimenti congiunti avviati nel mese di novembre, ne è derivata l’ipotesi di lavoro riportata nell’Accordo che viene approvato con l’atto di Giunta di oggi parallelamente a quanto contemporaneamente fatto da Ater. L’Accordo, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni, disciplina la prima fase del percorso, che dovrà concludersi con l’autorizzazione del Ministero e della Regione, titolari del Contratto di Quartiere 2, ad implementare la strategia progettuale.
Sono due i fronti tra loro strettamente connessi ed integrati – aggiunge l’assessore – da una parte il completamento dell’appalto originario al fine di consentire al più presto la piena funzionalità delle tre palazzine ed in particolare la consegna dei 24 appartamenti e l’attivazione dei servizi al piano terra della terza palazzina; dall’altra la demolizione della quarta e quinta palazzina al fine di realizzare, anche ricorrendo ad un concorso di progettazione/idee ed interessando l’area verde prospiciente il Fosso di Stroncone, il nuovo “cuore” del quartiere, comprendente una piazza, servizi e residenze. L’idea guida prevede, inoltre, una serie di altri interventi finalizzati al miglioramento della mobilità e della ciclo pedonalità, al fine di favorire il superamento dell’isolamento di San Lucio e la proposizione di un suo nuovo ruolo nel contesto urbano, come originariamente previsto dal Contratto di Quartiere 2”.
“Con questa operazione – sottolinea l’assessore Cecconi – il Comune di Terni ed Ater intendono avviare una nuova fase dei propri rapporti, attribuendo alla strategia progettuale la valenza di progetto pilota a partire dai temi dell’innovazione sociale, anche al fine di collocare l’esperienza nel quadro delle buone pratiche da condividere a livello nazionale. Proprio per questo si è ritenuto opportuno prevedere il ricorso ad un concorso di progettazione/idee, in grado di far emergere risposte efficaci, frutto di un confronto ampio e qualificato. Una volta acquisita l’autorizzazione da parte del Ministero e della Regione, che si auspica possa essere in senso positivo, saranno definiti tra i due enti accordi più specifici e stringenti, per poi passare alla fase più operativa, che dovrebbe consentire di completare l’intera operazione entro il primo semestre 2022, secondo il crono-programma di massima elaborato”.
L’assessore Cecconi – concludendo – afferma che “a operazione conclusa, per step successivi, ci sarà la possibilità di mettere 16 abitazioni nel bando per l’assegnazione delle case popolari e successivamente ulteriori 24 abitazioni per un totale di 40, un piano casa per la nostra città.”