Il 25 novembre rappresenta un momento di riflessione profonda e di responsabilità condivisa: una giornata in cui istituzioni, cittadini e realtà del territorio si uniscono per contrastare ogni forma di violenza fisica, psicologica, economica o morale nei confronti delle donne.
La violenza di genere non è un fatto privato, né un episodio isolato. È una grave violazione dei diritti umani, che colpisce la dignità e la libertà delle persone, spesso consumandosi nel silenzio delle mura domestiche, alimentata dalla paura e dall’isolamento. Rompere questo silenzio significa salvare vite.
La Questura di Terni rinnova in questa occasione il proprio impegno quotidiano nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, attraverso l’ascolto, l’accoglienza e la protezione delle vittime, grazie alla collaborazione con Prefettura, Procura della Repubblica, centri antiviolenza, servizi sociali, strutture sanitarie e associazioni del territorio.

Alle ore 18:00, la facciata della Questura si è illuminata di arancione, colore simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, in segno di vicinanza alle vittime e di forte messaggio alla cittadinanza.
All’iniziativa hanno preso parte le principali autorità del territorio, ricevute dal Questore Abenante: la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il Prefetto di Terni Antonietta Orlando, il Presidente del Tribunale Emilia Fargnoli, il Presidente del Consiglio Comunale di Terni Sara Francescangeli, l’Assessore al Welfare del Comune di Terni Viviana Altamura e la Presidente del Soroptimist International Club di Terni Raffaella Brizioli.
Il messaggio è chiaro e forte: …questo non è amore! Le istituzioni sono presenti, pronte ad ascoltare e a intervenire per proteggere chi decide di intraprendere un percorso di sicurezza e rinascita.
In questa giornata ricordiamo le donne che hanno perso la vita per mano di chi avrebbe dovuto amarle e rinnoviamo con fermezza il nostro impegno affinché nessuna debba più subire violenza.














