Lunedì 31 agosto alle ore 14,30 è stata convocata una riunione straordinaria del consiglio comunale di Terni, da remoto, che discuterà del caso Federighi. Come si ricorderà l’ex consigliere comunale era stato dichiarato decaduto nel settembre del 2018 e al suo posto era subentrata la prima dei non eletti di Forza Italia, Valeria D’Acunzo.
Nel frattempo per Raffaello Federighi è intervenuta la riabilitazione e ora chiede di essere reintegrato nel suo ruolo. Questo nonostante un parere negativo del Ministero dell’interno, richiesto dal segretario generale del Comune di Terni Giampaolo Giunta su indicazione del Presidente del consiglio comunale Francesco Ferranti, in base al quale, grazie alla riabilitazione, Federighi potrà di nuovo candidarsi a prossime elezioni ma non tornare a fare il consigliere comunale.
“Non è una questione che riguarda solo me, è una questione di democrazia elettiva – afferma Federighi – quindi è una questione di interesse generale. Cosa accadrà il 31 è facile immaginarlo, chiacchiereranno, discuteranno ma eviteranno di votare e questo a mio giudizio è una cosa molto grave. Nel momento in cui si fugge dal voto è sempre una sconfitta, per tutti, non di Raffaello Federighi”.
“Quando parliamo di argomenti giuridici complessi – aggiunge Federighi – chi ricopre cariche istituzionali dovrebbe essere , prima di tutto, competente, prudente e mai astioso. In questo caso il problema è sicuramente complesso. Il parere del Ministero dell’interno è ovviamente un parere prestigioso ma tale rimane. Un fatto è certo, posso affermare, senza tema di smentita che non esiste una norma giuridica che impedisce il mio rientro in consiglio comunale mentre invece esistono numerose norme giuridiche che supportano l’ipotesi positiva al mio rientro in consiglio comunale. Quindi, quello che io ritengo doveroso è che il Consiglio discuta e poi voti. Lunedì non lo faranno, prima o poi saranno costretti a farlo”.
Il ragionamento giuridico spetta all’avvocato Massimo Proietti: “il provvedimento con il quale il dottor Federighi è stato dichiarato decaduto è un provvedimento amministrativo per il quale ci siamo trovati nell’arco di pochissimi mesi in una situazione nuova, per fatti e situazioni , imprevisti e imprevedibili, l’assoluzione totale in due processi penali e la riabilitazione del dottor Federighi. Quindi ci siamo trovati dinanzi a un fatto nuovo che, ai sensi dell’articolo 21 della legge 241, impone di riesaminare l’atto amministrativo originario (la decadenza votata dal consiglio comunale, ndr). L’amministrazione comunale deve quindi valutarlo e, a mio avviso, dovrebbe votarlo. Siccome ritengo che lunedì non si voterà avremo la necessità di passare a delle soluzioni ulteriori che sono finalizzate ad arrivare ad una conclusione che è di rispetto della legalità e della democrazia”.
“Il parere del Ministero dell’interno – aggiunge l’avvocato Proietti – è un parere autorevole, comunque non vincolante, e comunque è un parere che è stato emesso nel merito non nella procedura, noi fino ad oggi abbiamo fatto un ragionamento di procedura, volevamo arrivare a una riunione del consiglio comunale finalizzata a rivalutare l’atto amministrativo originario. Questo era il nostro quesito, il Ministero ha risposto su un altro quesito, nel merito, ovverosia l’oggetto della discussione”.