Una serie B a 21 squadre, dunque con un turno di riposo.
E’ questa l’ipotesi che è stata formulata ieri sera durante la seconda parte della trasmissione “Sabato Sport”, dopo le ore 23 , su Rai Radio1.
Era proprio l’ultima domanda di Emanuele Dotto a Marco Tardelli, in veste di opinionista, sulla “surreale e paradossale” situazione del Pisa, con la Lega “che non sa che pesci pigliare”. E Tardelli, che ha cominciato la sua gloriosa carriera proprio con la maglia del Pisa, ha sottolineato che “la situazione è paradassole” e che la Lega di B “sa bene quali pesci pigliare”. Secondo l’ex campione del mondo il Pisa andrebbe estromesso dal campionato in favore “di un ripescaggio, il Livorno”.
Interviene anche Filippo Grassia, abituale commentatore della moviola e sempre ben informato, secondo il quale, Andrea Abodi, con il rinvio della partita di Terni, ” avrebbe concesso un’ultima ciambella di salvataggio al Pisa, un’ultima settimana”. “Ma – ha aggiunto Grassia – siccome il Pisa non giocherà nemmeno la prossima partita a quel punto l’idea di Abodi sarebbe quella di una serie B a 21 squadre”, senza alcun ripescaggio.
Intanto c’è da segnalare l’estremo tentativo del sindaco di Pisa che ha auspicato “un incontro da convocare e svolgere entro domani per risolvere definitivamente la crisi societaria del Pisa.” Marco Filippeschi vuole mettere le parti intorno a un tavolo (i rappresentanti del fondo di Dubai interessato all’acquisto e della famiglia Petroni, proprietaria del club). Ma, lo ricordiamo, l’incontro simile che si è svolto martedì scorso, si è chiuso con un nulla di fatto.
Della sua mossa il primo cittadino ha informato anche il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi.
In una lettera inviata alle parti, e diffusa da Filippeschi, il sindaco sottolinea “la drammatica situazione della società e i danni molto gravi che la crisi ha già prodotto” costringendo la Lega “a rinviare la prima partita di campionato”.
Il primo cittadino di Pisa ha ricordato anche che “lo staff tecnico è stato rimosso e la compagine non pratica la preparazione, i calciatori hanno aperto una vertenza per la garanzia dei loro diritti professionali, gli spazi di azione sul mercato per perfezionare l’organico, anche a fronte di alcune rescissioni di contratti, sono ormai limitatissimi”.