“Busitalia ha risposto negativamente alla richiesta della Regione Umbria di rateizzazione del costo degli abbonamenti autobus”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche.
“E’ questa la fase dell’anno in cui le famiglie si accingono a sottoscrivere gli abbonamenti per i propri figli che si recano a scuola – ha affermato l’assessore – le famiglie numerose (ma ormai, nella situazione che stiamo vivendo, anche migliaia di quelle che fino ad un anno fa potevano facilmente sottoscrivere più abbonamenti scolastici), oggi hanno difficoltà ad anticipare per intero le somme necessarie. Per questo la Regione ha sollecitato Busitalia a consentire la rateizzazione per coloro che debbono pagare importi superiori ai 400 euro, misura che per gli anni passati era stata attuata senza problemi. La risposta è stata negativa, reiteratamente negativa per cui alle molte telefonate, e-mail, lettere pervenute da parte di associazioni e singoli cittadini, dopo aver insistito non poco, non possiamo che rispondere agli interessati con la chiarezza d’obbligo. Qualcuno addirittura sembra abbia risposto agli sportelli di un concessionario che questa decisione è frutto di una disposizione regionale, operando una disinformazione particolarmente antipatica sulla quale intendiamo fare accertamenti perché agli sportelli pubblici non è consentito dare informazioni fuorvianti.
Busitalia giustifica la decisione di non rateizzare il pagamento degli abbonamenti con l’acuirsi di vari problemi quali l’aumento del costo dei carburanti ma soprattutto della insolvenza di chi negli anni passati ha chiesto e ritirato l’abbonamento non pagando poi le rate successive, per cui si è giunti anche al 28% di mancati incassi, ribadendo che si trattava di una misura del tutto volontaria che rientra nella piena disponibilità aziendale”.
Ho scritto e mi sono speso personalmente – ha aggiunto ancora Melasecche – per convincere i vertici di Busitalia che però sono rimasti ad oggi irremovibili giustificando appunto la decisione con precise esigenze di bilancio. Dispiace veramente perché, pur avendo anni or sono le precedenti amministrazioni regionali privatizzato completamente la gestione del Trasporto Pubblico Locale, affidandolo con atto d’obbligo e senza gara alle attuali tre società che gestiscono gli attuali tre bacini dell’Umbria, questa Giunta regionale ritiene corretto che, anche per il futuro quando si attiverà la gara in corso di predisposizione, al di là degli aspetti puramente economici, debba prevalere, nei limiti del possibile, un’etica pubblica che tenga in debito conto le esigenze degli utenti, soprattutto di quelle famiglie meno abbienti che hanno reali difficoltà nel provvedere ad esigenze primarie. La Regione comunque non demorde e nei prossimi giorni ha concordato incontri con i vertici nazionali di alcune partecipate del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per chiarire sia questo che altri aspetti presenti e futuri di programmazione strategica del servizio ferroviario e degli autobus”.