Non proseguono nel migliore dei modi, per Danilo Petrucci, le prove ufficiali a Sepang in preparazione del 2017. La sua parte l’ha fatta il meteo, con la pioggia malese che non ha permesso ai piloti di scendere in pista nella mattinata, rovinando in parte anche il pomeriggio per il ritardo con cui la pista si è asciugata. Ma ci si è messo anche l’errore umano a complicare il percorso del ternano.
Appena sceso in pista Danilo è stato costretto a tornare ai box, dove è rimasto a lungo per risolvere un problema tecnico alla sua Ducati GP17. Tornato a girare a fine sessione, il 26enne di Terni è poi incappato in una caduta alla curva 8, perdendo la possibilità di sfruttare gli ultimi minuti – i migliori, con pista asciutta – per macinare chilometri. I 22 giri totali e il 17° tempo finale sono un risultato amaro per Petrux, che dovrà recuperare nell’ultimo giorno di test: «Ho faticato oggi: dopo il problema tecnico sono tornato in pista ad un’ora dalla fine e sentivo di girare bene. Stavo migliorando nonostante avessi la gomma usata ma ho fatto una linea diversa in curva e ho perso lo sterzo. E’ stata una scivolata morbida ma non c’era tempo per sistemare la moto. Peccato, abbiamo fatto pochi giri in questi due giorni, quindi spero di poter lavorare tutta la giornata domani: prima con il time attack del mattino, poi sul passo gara» ha dichiarato Danilo al termine della sessione.
In vetta torna a brillare il nome di Andrea Iannone, apparentemente già a suo agio su una Suzuki semi-sconosciuta: il limite è ancora lontano – ha ammesso il giovane italiano – ma di certo ci si sta avvicinando a passi di gigante. Così come Maverick Viñales, sempre a suo agio sulla Yamaha e ad appena 4 decimi dal miglior tempo. Torna in alto anche il compagno Valentino Rossi, che si ripresenta in gran forma – superato il mal di testa di ieri – con un ottimo 4° tempo e sensazioni positive sulla nuova carena della M1. Più indietro le Ducati, con Dovizioso 7° e Lorenzo 8°: il maiorchino ostenta sicurezza, rivendicando il netto miglioramento rispetto a ieri (tirato via quasi un secondo), ma il cammino di adattamento alla Desmosedici non sembra così immediato come sperava. Continuano le difficoltà del campione del mondo Marquez, che, se ieri non aveva brillato (9°), riesce a peggiorare con uno scialbo 10° tempo. Il folletto si dice preoccupato, ma – va ricordato – anche lo scorso anno aveva faticato nei test, per poi vincere il mondiale in carrozza. Come dire: lavoro sì, ma niente allarmismi.
(Giulio Sacco)