Il consiglio regionale ha approvato con 10 voti a favore una mozione presentata dalla Lega (senza da Fratelli d’Italia) che prevede una “richiesta al governo nazionale per ottenere misure immediate di sostegno alle imprese e ai cittadini contro l’aumento del prezzo di gas ed energia elettrica’
“Tale atto – aggiungono gli esponenti dell’opposizione – aveva lo scopo di impegnare la Giunta regionale a farsi interprete di una richiesta di misure governative, del tutto estemporanee e contraddittorie, che avrebbero previsto, tra l’altro, uno scostamento di almeno 30 miliardi rispetto al bilancio dello Stato. Un tema del tutto elettoralistico, quello promosso in aula dalla Lega, che oggi crea il primo corto circuito, dato che proprio sullo scostamento di bilancio chiesto da Salvini, la stessa Meloni si era, a suo tempo, espressa in maniera del tutto contraria”.
“Questa che può essere considerata solo l’ultima di una serie di sparate propagandistiche coniate dalla Lega – sottolineano – è tanto più grave perché non considera minimamente l’ipotesi di interventi regionali da destinare a famiglie e imprese umbre per far fronte al caro energia. Scarica su un governo ancora in forze, ma solo per gli affari correnti e su quello futuro, a guida Meloni, questa responsabilità, senza considerarne gli effetti e la fattibilità, come nel caso del tetto massimo ai prezzi dell’energia, che può trovare una soluzione solo su un piano europeo”.
“D’ora in poi – si domandano i consiglieri di minoranza – come faranno le forze politiche della destra, tutte quante impegnate sia al governo della Regione che del Paese, a trovare qualcun altro a cui addossare la colpa dei problemi irrisolti?”
BOCCIATA MOZIONE 5 STELLE
In Umbria non ci sarà nessun aiuto alle famiglie contro il caro-bollette. La destra ha votato contro la proposta del Movimento Cinque Stelle di tassare gli extra-profitti delle multinazionali dell’idroelettrico per sostenere con un assegno di 500 euro ogni nucleo famigliare sotto la soglia di povertà.
Grazie alla Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia chi ha guadagnato centinaia di milioni di euro in più rispetto all’ordinario con l’impennata dei prezzi, in un arco temporale di pochissimi mesi – si legge nella nota del Movimento 5 Stelle – in Umbria può continuare a dormire sonni tranquilli. Nessuno metterà mano al loro portafoglio, mentre chi è in stato di povertà non avrà idea di come sopravvivere al freddo. La Regione Umbria avrebbe potuto intervenire immediatamente, parliamo di questioni su cui ha la diretta competenza per agire. La minoranza si è messa a disposizione per trovare un testo unitario ma la Lega si è rifiutata. La Lega ha preteso di votare contro.
Ci vuole davvero coraggio a rivendicare pubblicamente di aver approvato una mozione imbarazzante in cui i consiglieri regionali e la presidente Tesei impegnano il Governo e la Commissione Europea ad intervenire sul tema dell’energia. Più o meno come se il consiglio comunale di Polino dichiarasse guerra alla Russia. Non ci fermeremo davanti a questa bocciatura e presenteremo un emendamento alla legge regionale per vincolare queste risorse al reddito energetico per i più deboli”.