Approvato, dalla Terza commissione dell’Assemblea legislativa umbra, il Piano dell’offerta formativa e della programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-2018. Tre i voti favorevoli della maggioranza (Solinas e Leonelli-PD, Rometti-SeR) e tre astensioni dall’opposizione (De Vincenzi-Rp, Squarta-FDI, Carbonari-M5s).
Illustrando i dettagli del programma, l’assessore regionale Antonio Bartolini ha spiegato come non siano state accolte le richieste dei licei scientifici di Assisi e Foligno di ottenere rispettivamente le opzioni per la lingua cinese e inglese, in mancanza degli accordi internazionali con i relativi ministeri (cinese e britannico) e dietro parere negativo anche dell’Ufficio scolastico regionale. Non accolta, anche la richiesta del liceo classico folignate “Frezzi” di istituire una sezione dedicata al liceo musicale, poiché il Ministero non ha rivisto le dotazioni organiche.
Per quanto riguarda la Provincia di Terni, a non essere state accolte sono state accolte le richieste dell’Istituto Omnicomprensivo “Pertini”, di spostare come sede di erogazione di offerta formativa dal centro di Allerona a quella dell’Istituto di istruzione superiore artistica classica di Orvieto e quella dell’I.I.S. Casagrande-Cesi di Terni di istituire l’indirizzo enogastronomico e alberghiero presso la Casa circondariale di Terni, perché non in linea con le procedure previste.
Per quanto riguarda la programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-2018 sono state accolte le richieste dei Comuni di Panicale, Piegaro e Paciano di accorparsi in un unico polo e quella del Comune di Città di Castello di unificare gli organici dei docenti dell’Istituto “Franchetti Salviani”. Accolta anche la richiesta del Comune di Terni di chiudere la sezione di scuola dell’infanzia di Maratta e ricollocare gli alunni presso la sede di Borgo Rivo dello stesso istituto “Giovanni XXIII”.
L’assessore ha infine proposto di “valutare per il prossimo anno scolastico 2018-2019 il mantenimento o meno dell’autonomia agli istituti che ancora permangono sottodimensionati, la cui gestione comporta numerosi problemi, soprattutto per quanto riguarda il personale amministrativo”. Si tratta delle scuole di San Venanzo, in provincia di Terni, con soli 94 alunni, che ha chiesto più volte di essere accorpata con istituti nelle vicinanze ma tutti in provincia di Perugia (cosa però impossibile da realizzarsi, perché i docenti sono suddivisi per province) e delle scuole di Valfabbrica e di Massa Martana, rispettivamente con 321 e 305 alunni.