“Ci avviciniamo alla Costituzione in punta dei piedi. Dicendo grazie a chi l’ha scritta, ma il mondo cambia con una velocità impressionante”. Così Matteo Renzi a Perugia per la campagna elettorale per il sì al referendum. “Voglio dire di sì al futuro”, scandisce il premier spiegando che non si può restare imprigionati dalla nostalgia. “La partita è difficile – ha aggiunto il presidente del consiglio – ma questo Referendum dirà molto di quello che può fare l’Italia. Se vincerà il NO non cambierà nulla per decenni. Si vedrà, dunque, se l’Italia vorrà dire sì o no al futuro”.
“Coloro che hanno scritto la Costituzione sono dei giganti, noi non ci arriviamo in modo sbarazzino ma bisogna guardare avanti”, afferma il presidente del Consiglio. “Questo referendum – ha aggiunto Renzi – sarà un momento decisivo per il futuro del Paese.
In precedenza Renzi aveva incontrato i sindaci dell’Umbria, a Villa Umbra, e aveva anche visitato lo stabilimento della Perugina.
“Complimenti per questa storia di successo e in bocca al lupo per i progetti futuri di sviluppo all’estero. Noi sul made in Italy abbiamo messo molte risorse; la sfida ora è saper raccontare bene all’estero il nostro Paese e un marchio come Perugina può certamente avere spazio e margini di crescita internazionale” . “Dal cazzotto al Bacio è una metafora bellissima anche per l’Italia”.
“Siamo veramente onorati di aver potuto accogliere il Presidente del Consiglio Renzi nello storico stabilimento Perugina di San Sisto – ha dichiarato Leo Wencel, Capo Mercato del Gruppo Nestlé in Italia – che oggi è uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all’interno del gruppo Nestlé e dove lo scorso marzo abbiamo presentato un nuovo piano di sviluppo che prevede oltre 60 milioni di euro in tre anni. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e vincere sui mercati internazionali, dando una prospettiva internazionale al marchio Baci Perugina, che, partendo proprio da San Sisto, diventerà un simbolo dell’eccellenza del Made in Italy in tutto il mondo.”
Al centro Capitini, invece, Renzi ha infiammato la platea anche sul NO grillino alle Olimpiadi di Roma 2024: “Oggi è arrivato il No definitivo alle Olimpiadi. E’ legittimo ma certo si fa una figuraccia a livello internazionale perchè era una decisione presa. Ma quello che è sconvolgente non è la decisione, discutibile, bensì dire che non si fanno perchè c’è il malaffare. Ma un politico serio ferma i ladri, non le opere pubbliche. Migliaia di posti di lavoro vanno persi sull’altare della rassegnazione”. “Da una settimana a Los Angeles e Parigi brindano, chissà come mai? “si è domandato Renzi.
SULL’ITALICUM: “A me costa fatica perchè credo che l”Italicum sia la legge elettorale perfetta, funziona benissimo. Ma sono pronto a fare una discussione vera e anche a cambiarla. Perché la legge elettorale è meno importante del referendum, così come la mia carriera personale è meno importante del referendum. Mi va bene trovare le ragioni che ci uniscono”.
Su D’Alema: “D’Alema sui punti della riforma, per storia personale, è totalmente d’accordo. Ma siccome ha come obiettivo la distruzione di una persona e di un’esperienza, fa la sua battaglia. Auguri. D’Alema è un esperto di lotta fratricida in casa. Citofonare Romano Prodi e Walter Veltroni per sapere di che stiamo parlando. Se si fosse impegnato a combattere il centrodestra quanto ha combattuto i suoi compagni di partito, questo Paese sarebbe diverso”.
SUI VOTI DI DESTRA: “saranno decisivi i voti della destra perché il Referendum non è un congresso del PD. Un autorevole esponente della minoranza mi ha criticato perché voglio prendere i voti di destra. Sì, forse è per questo che si chiama minoranza, io voglio essere maggioranza e cambiare le cose”.