“Dicono che sono un talent scout ma in realtà io sono un portafortuna, e spero di portare fortuna a tutte le popolazioni colpite dal terremoto”.
Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana sul palco di Piazza San Benedetto a Norcia ha salutato così il pubblico che ha assistito al suo concerto. Soltanto mille persone, perché, per motivi di sicurezza, la piazza non poteva contenerne di più.
La performance di Renzo Arbore costituiva il piatto forte del week end che Umbria Jazz ha dedicato a Norcia.
Il palco è stato collocato a fianco della facciata della Basilica.
“Sara’ un concerto sentimentale – dice Arbore entrando sulle note di ‘Reginella’ , nella città che e’ un simbolo di tutta l’Umbria colpita dal sisma – e per questo voglio cominciare con una canzone sentimentale”.
Come di consueto il concerto è stato un condensato del meglio tratto dal repertorio della canzone popolare italiana e napoletana.
Uno show lungo e generoso concluso dall’ultra classico “arboriano”, il “Cacao Meravigliao” per i ricordare i travolgenti successi della tv intelligente di una trentina di anni fa.
E sugli anni che passano Arbore, che ne ha appena compiuti 80, ha scherzato con il pubblico. “Una signora mi ha detto: ma lo sa che lei è un bel mantenuto? Ed un altro: ma lo sa che lei e’ meglio da vivo?”
Oggi il week end di Umbria Jazz finisce con i londinesi The Brand New Heavies, tra i fondatori dell’acid jazz, preceduti dai Funk Off e dai Gam Scorpions di Giovanni Guidi, curiosa band che mette insieme uno dei talenti del giovane jazz italiano ed un gruppo di ragazzi africani rifugiati.