“Questo virus a volte è meno pericoloso dell’indifferenza di chi non vuole comprendere le esigenze nazionali e locali di un intero settore in ginocchio” hanno scritto Vissani e altri 6 ristoratori in una lettera consegnata al sindaco di Baschi, Damiano Bernardini, nell’ambito della manifestazione “Risorgiamo Italia” della sera del 28 aprile.
“La invitiamo proprio ora a soffermarsi, guardandoci negli occhi, in modo da toccare con mano quanto da noi condiviso e vissuto amaramente in questi mesi. Imparando come noi – hanno scritto ancora i ristoratori – cosa significa l’ arrivo di una dura sconfitta e udendo in lontananza il silenzio che le nostre chiusure potrebbero portare nel nostro e suo territorio, ancora più profondo di quello che è ora e solo allora, forse, con la stessa commozione che ci ha riempito il cuore , facendo foto e video delle nostre aziende moribonde potrà avvertire il profumo di un territorio coeso, forte, unito, di mettersi nuovamente in gioco, nel segno della sicurezza”.
“Sappiamo che il Governo non ha soldi, ma ci deve ascoltare – ha detto inoltre Vissani in un video postato sui social a sostegno di Risorgiamo Italia – la manifestazione di martedì sera organizzata in tutta Italia dal Movimento Impresa Ospitalità.Non dobbiamo leccarci le ferite, dobbiamo essere concreti, fare un programma e chiedere delle cose ben precise, quello che noi vogliamo. Ci siamo rotti di questa situazione, mascherine o non mascherine, per piacere, siamo più obiettivi. Dovremo riguardare un po’ i prezzi, fare una cucina meno sofisticata? Aspettiamo, vediamo, intanto diamo un segno positivo alla nostra Italia”.
Il sindaco di Baschi Damiano Bernardini, prendendo in consegna le chiavi, ha detto di accogliere “con il massimo rispetto e con tutta l’attenzione questo vostro grido di aiuto. Ho apprezzato questa vostra protesta consapevole – ha aggiunto il sindaco – che non chiede una riapertura vaga ma risposte certe. Mi faccio carico , in maniera simbolica, di queste chiavi e farò in modo di essere il tramite di queste istanze verso le istituzioni superiori”.