Harald Espenhahn, l’ex amministratore delegato di AST, ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale della Repubblica Federale tedesca, avverso la pena che dovrebbe scontare in carcere, 5 anni, in seguito alla condannata subita in Italia per le responsabilità nel rogo alla AST di Torino dove persero la vita 7 operai, nel dicembre del 2007. La pena è stata sospesa. Lo rende noto Radio Colonia.
“E’ un’offesa ai nostri figli e per l’ Italia – dice all’ANSA Rosina Platì, mamma di una delle sette vittime del rogo. Vogliamo che il governo e la sindaca di Torino ci accompagnino in Germania. È una barzelletta: ogni volta ci dicono che è l’ ultimo ricorso, invece…”.
Proprio oggi Harald Espenhahn avrebbe dovuto fare il suo ingresso in carcere, in regime di semilibertà come l’ altro condannato, Gerald Priegnitz, che ha già iniziato a scontare i 5 anni della pena inflitta in via definitiva in Italia.
Secondo Radio Colonia, ha presentato ricorso alla Corte costituzionale federale tedesca e la sua pena è stata temporaneamente sospesa,fino ad un massimo di 6 mesi.
Espenhahn, sempre secondo quanto riferito dall’emittente tedesca, lamenta la violazione del “principio del giusto processo e del diritto al contraddittorio”, perché durante il processo italiano mancava la traduzione in tedesco di alcuni documenti. Per il manager, inoltre, “la condanna non ha fornito prove di una concreta negligenza individuale”.