L’ingegnere Marco Pucci ha lasciato il carcere di Terni dove era recluso dal 14 maggio 2016 per scontare la pena di 6 anni e 10 mesi subita nel processo di Torino per il rogo alla Acciai Speciali Terni del dicembre 2007 dove morirono 7 operai.
All’epoca della tragedia Pucci era responsabile commerciale dell’area marketing prima di diventare amministratore delegato di Acciai Speciali Terni.
Pucci è stato affidato ai servizi sociali. Dal mese di giugno 2017 gli era stata concessa la possibilità di uscire dall’istituto di pena per svolgere un lavoro di consulente in un’azienda. La sera tornava a dormire in carcere.
L’altro dirigente ternano di AST, Daniele Moroni, resta invece in carcere dove è detenuto, anche lui, dal 14 maggio 2016. Usufruisce della possibilità di lavorare all’esterno con l’obbligo di rientrare in carcere alle ore 22. Deve scontare una pena di 7 anni e 6 mesi.
Il servizio di martedì sera de Le Iene che informava della richiesta dei difensori di Espenhahn e Priegnitz di archiviare le accuse a loro carico ha messo in movimento il ministero di giustizia italiano che ha inviato una lettera alla procura di Essen chiedendo spiegazioni.
Nella lettera il ministro Bonafede, che si è personalmente impegnato con i famigliari delle 7 vittime, chiede si conoscere “eventuali aggiornamenti” e, soprattutto, “la conferma delle conclusioni, già avanzate dalla procura di Essen, con le quali si è chiesto il riconoscimento e l’esecuzione della sentenza” , come già annunciato lo scorso novembre. Espenhahn è stato condannato a 9 anni e 8 mesi di reclusione. Priegnitz a 6 anni e 10 mesi.
IL SERVIZIO DE LE IENE
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/rogo-thyssen-sentenza-legale-italiana-non-eseguibile-in-germania-506540