Il concetto di “martirio” è del tutto avulso dalla realtà coranica autentica e correttamente letta. Il detto coranico: «Il sangue di colui che studia è superiore al sangue dei martiri.» I “martiri” che oggi si sacrificano per un concetto politico o per l’esasperazione costituita da una situazione insostenibile lo fanno per ragioni socio-economico politiche e anche per la presenza di una particolare devianza psichica, ma non possono farlo in nome della religione islamica, che lo vieta. Con questo “non” meritano il Paradiso, visto che il Corano è ben preciso in merito (numerosi passi), e inoltre tassativamente condanna il suicidio volontario, ed il suicida volontario non avrà il perdono di Dio (numerosi passi).
Potremmo trovarci difronte a gruppi di persone con vari disturbi di personalita’ con un denominatore comune border line e delirio collettivo a sfondo religioso.
Per cui risulta difficile ogni tentativo di dialogo e l’uso della forza
Telefono 13392809361