L’ Autostima : come si forma e come favorirne la crescita
L’ autostima è l’ immagine che ognuno di noi ha di se stesso, la valutazione che si attribuisce, il modo in cui si giudica. W. James sosteneva che è determinata dalla discrepanza che tra il nostro “ sé reale” ed il nostro “sé ideale”, cioè tra chi siamo ora e chi vorremmo essere o avremmo voluto diventare. Tanto più l’ immagine che abbiamo di noi stessi ed il modo in cui ci percepiamo si allontana da come avremmo voluto essere, dalla vita che avremmo desiderato vivere e dagli obiettivi che avremmo voluto raggiungere, tanto più la nostra autostima si abbassa.
L’ autostima è determinata, inoltre, dal giudizio degli altri, da come ci sentiamo di essere valutati dalle persone con cui ci relazioniamo nell’ ambiente sociale, lavorativo, familiare ; dalle nostre esperienze , negative o positive, dai successi o dagli insuccessi, dai fallimenti, da tutto ciò che abbiamo vissuto ed ha influito nella costruzione dell’ immagine che abbiamo di noi stessi.
10 CONSIGLI PER MIGLIORARE LA PROPRIA AUTOSTIMA
1) Utilizzare positivamente il proprio dialogo interno: ognuno di noi , mentalmente, si ripete delle frasi che possono essere di squalifica, ad esempio” tanto non sei capace”, “fallirai di nuovo”, “ non vali niente” ecc. che hanno un impatto negativo sulle proprie azioni. Sostituire, invece, quelle frasi con altre che possano avere una valenza positiva, dirsi “bravo”, “puoi farcela” “puoi migliorare” aiuta senz’ altro ad affrontare compiti o prove in modo migliore.
2) Porsi degli obiettivi raggiungibili, suddividendoli in sottobiettivi, gratificandosi ad ogni piccolo risultato conseguito, non scoraggiandosi e riprovando in caso di riuscita negativa
3) Evidenziare con se stessi i propri punti di forza ed i propri aspetti positivi, non focalizzandosi soltanto su quelli negativi
4) Provare a migliorare alcuni aspetti di sé, partendo dalle piccole cose
5) Non confrontarsi continuamente con gli altri e non essere troppo severi nel giudicare se stessi
6) Utilizzare i propri fallimenti come un’ opportunità per migliorarsi e per crescere
7) Imparare a prendersi cura di sé, a rispettarsi, a volersi bene ed a riconoscersi dei meriti e dei diritti
8) Non avere aspettative troppo elevate su se stessi
9) Imparare a prendere decisioni senza cercare l’appoggio degli altri; iniziare ad intraprendere dei compiti in autonomia, senza cercare consensi e senza timore di non esserne in grado; non cercare di adeguarsi sempre agli altri per essere amati ed apprezzati, ma imparare ad essere quello che veramente si è
10) Perdonare se stessi, non restare fermi a guardare ciò che nel passato è andato male, ma concentrarsi, invece, sul presente e su ciò che “oggi” si può fare per migliorare se stessi e la propria vita.
L’ autostima si forma fin dall’ infanzia: si costruisce in primo luogo con il modo in cui il bambino viene valutato dai genitori, con i giudizi con cui si rapportano a lui. Ad esempio, il ripetergli frequentemente frasi come “ sei cattivo”, “ non riuscirai mai in niente” , l’ avere aspettative troppo elevate nei suoi confronti, il non riconoscergli gli aspetti positivi ed, invece, mettere sempre in risalto quelli negativi; l’ essere troppo rigidi o severi di fronte ai suoi insuccessi; l’esporlo ad un continuo confronto con gli altri. Importanti, poi, sono le esperienze a scuola, come il giudizio degli insegnanti come si è considerati nello sport ed in tutte le attività in cui ci si debba mettere in gioco e dai compagni.
Una bassa autostima conduce all’ instaurarsi di una serie di fattori:
– Ansia nell’ affrontare situazioni sociali, come parlare in pubblico, confrontarsi con altre persone;
– Insicurezza e paura di sbagliare
– Timore del giudizio altrui
– Difficoltà nel relazionarsi con gli altri
– Tendenza ad isolarsi ed a rinunciare ad affrontare determinate situazioni per paura di fallire
– Paura di perdere gli altri e di non essere accettati
– Insicurezza
Il “sentirsi inferiori”, l’avere una scarsa fiducia in se stessi può determinare il verificarsi di meccanismi di “auto-sabotaggio ” e di “profezia che si autodetermina”: ad esempio, affrontare una prova pensando di non riuscirci, di non esserne in grado , di fallire porterà, senza rendersene conto, ad approcciarsi a quella situazione o agli altri in modo tale che l’ insuccesso che si temeva finirà con l’ attuarsi realmente. Inoltre, lo sperimentare “insuccessi” non farà altro che alimentare un circuito per cui , ad ogni fallimento, l’ autostima diminuirà ulteriormente, con conseguente insicurezza ed ennesimi insuccessi.