E’ il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, “La Verità”, a rilanciare l’ipotesi che anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo sia indagato nell’inchiesta che sta coinvolgendo 16 persone, fra le quali 2 assessori, Stefano Bucari e Vittorio Piacenti D’Ubaldi, inchiesta relativa ad appalti sospetti. Lo fa oggi sostenendo che “Di Girolamo è sospettato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta”.
Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere al sindaco di esibire il certificato penale “che potrebbe riportare l’eventuale iscrizione nel registro degli indagati” perché “oggi a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa, si riafferma con maggiore urgenza il bisogno di spazzare via ogni ombra sul pericoloso binomio politica-affari su cui stanno indagando gli inquirenti”.
C’è da dire che il Movimento 5 Stelle già la scorsa settimana aveva avanzato una richiesta simile:
” Signor Sindaco – chiedeva il gruppo consiliare grillino – a fronte di un indagine così delicata, di fronte ai timori, a nostro avviso ingiustificati, di tanti lavoratori e cittadini, riteniamo non rimandabile un suo gesto di responsabilità e che quindi diffonda pubblicamente, in tempi rapidi, il certificato rilasciato in istanza all’ex art.335 c.p.p. Per questo ribadiamo la richiesta già formalizzata via pec, di un consiglio straordinario urgente, in cui chiarire definitivamente la questione non a parole ma mostrando le carte a tutti i cittadini. ”
E il sindaco Di Girolamo aveva risposto duramente :”“Non mi risulta un mio coinvolgimento nell’inchiesta in corso da parte della magistratura. Non ho avuto alcuna comunicazione in tal senso né sono a conoscenza di una situazione del genere – sosteneva il sindaco sabato scorso.” Aggiungeva ancora Di Girolamo:” “In questa occasione una parte delle forze politiche di opposizione non sa fare altro che invocare giustizia sommaria, dimostrando la mancanza di cultura democratica, di rispetto delle garanzie costituzionali e procedurali. E’ ancora più triste constatare che questa sia la loro unica proposta politica del tutto priva di programma di governo per la città”.
Anche la Procura della Repubblica di Terni potrebbe mettere fine a queste voci dicendo se il sindaco della città è, o meno, indagato.