Le normi stringenti sulle sicurezza e sull’organizzazione, disciplinate dalla circolare Gabrielli (capo della Polizia), rischiano di mettere in grande difficoltà le 200 pro loco umbre e le 400 manifestazioni pubbliche che si tengono nella nostra regione.
La legge contiene norme molto severe, dopo quanto avvenuto a Torino lo scorso anno durante la finale di Champions League e in relazione a minacce di attentati, sulla capienza delle piazze, sul numero dei partecipanti, sui varchi , sulle certificazioni antincendio, sulla somministrazione di alcolici.
“Partendo dal fatto che il rischio zero non esiste – sostieneSaverio Linguanti, consulente giuridico-legale, esperto di disciplina del commercio – bisogna programmare gli eventi con sufficiente anticipo, individuare aree idonee, standardizzare le misure di prevenzione non accettare soggetti organizzatori spontanei ed improvvisati ed ovviamente imporre adeguate coperture assicurative”.
Sulla questione è intervenuto oggi, Daniele Marcelli, consigliere di Foza Italia ad Avigliano Umbro.
“Ogni anno – scrive Marcelli – centinaia di associazioni e migliaia di volontari in tanti borghi e paesini dell’intera Umbria dedicano un grande impegno ed una buona parte del loro tempo all’organizzazione di tutte quelle manifestazioni, sagre e rievocazioni storiche che animano le nostre serate estive. Tali eventi, oltre ad essere dei folkloristici momenti di svago e di divertimento, rappresentano di fatto un tesoro inestimabile per le nostre piccole comunità in quanto, grazie ad esse, durante le feste recuperano linfa vitale e tornano ad assumere un importante funzione di coesione sociale. Negli ultimi mesi però mi sono trovato, purtroppo, a dover ascoltare e leggere il grido di allarme di Pro Loco o altre associazioni similari. Il motivo è presto detto: queste feste, a causa della circolare Gabrielli, rischiano di essere soffocate dalla burocrazia e dai suoi costi sempre più alti che risultano insostenibili specie per le realtà più piccole.
Del resto – aggiunge Marcelli – non è possibile che vengano equiparati gli adempimenti necessari per la sagra della porchetta di Canicattì a quelli obbligatori per un grande evento di in una metropoli. La politica ha il dovere di lavorare affinché la circolare Gabrielli e gli obblighi da essa derivanti vengano adeguati alle esigenze delle feste paesane e dei piccoli borghi di provincia con lo scopo di salvaguardare le nostre sagre e rievocazioni storiche. Faccio appello per questo all’amministrazione regionale ed ai parlamentari Umbri affinché prendano a cuore questo problema e cerchino una rapida e definitiva soluzione.”
A stretto giro gli ha risposto l’onorevole Raffaele Nevi:”ho dato mandato all’ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia alla camera dei deputati di approfondire la ormai famosa circolare Gabrielli che sta mettendo in serissima difficoltà gli organizzatori delle meravigliose feste dei nostri paesi.”