Il leader della Lega Matteo Salvini è stato oggi in Umbria, a Città di Castello, per presentare la candidatura a sindaco di Roberto Marinelli.
Sollecitato dai cronisti sul caso Melasecche, espulso dal partito, Salvini ha ribadito: “se uno fa l’assessore, fa l’assessore, se fa il consigliere , fa il consigliere. Questo vale in Umbria e in tutte le regioni italiane.” Confermando, quindi, che è questo il motivo per cui l’assessore regionale Enrico Melasecche è stato cacciato dalla Lega. Del resto Melasecche ha sempre respinto al mittente l’out-out.
Su cosa succederà nell’immediato futuro Salvini è stato piuttosto evasivo, lasciando la patate bollente nelle mani della presidente Tesei di cui ha detto di “avere totale fiducia.” Fiducia in lei e nel segretario regionale Virginio Caparvi: “troveranno loro la soluzione, io non ci metto becco”, ha detto.
Salvini ha poi detto di avere avuto un buon incontro con il presidente del consiglio Mario Draghi: “le mie preoccupazioni – ha aggiunto – sono su settembre, ci sono da bloccare 60 milioni di cartelle di Equitalia, c’ è la riforma delle pensioni a cui lavorare, c’ è la riforma della giustizia, della pubblica amministrazione, del codice degli appalti e poi c’ è la riapertura delle scuole da garantire in presenza e poi abbiamo parlato di Afghanistan e tutto quello che ne consegue”.
Critico sul ministro dell’interno, il prefetto Lamorgese: ” non sta svolgendo il suo ruolo e a dirlo sono i numeri. Sul fronte dell’ immigrazione clandestina – ha sostenuto Salvini – siamo quasi a quota 40 mila sbarchi, mi domando come il ministro passi le sue giornate.”