Si è tenuto oggi un incontro fra la direzione aziendale di Ami (Acque Minerali d’Italia) il consulente, il direttore di stabilimento e le organizzazioni sindacali. FAI CISL Umbria, FLAI CGIL Umbria, UILA UIL Umbria e la RSU di stabilimento.
Gli argomenti trattati sono stati molteplici, uno dei temi principali è stato quello di migliorare le relazioni sindacali. La direzione aziendale ha voluto specificare di non essere il nemico e di voler risanare una situazione di profonda crisi.
Per questi motivi è necessario creare un clima più distensivo.
Sindacati e RSU – si legge in una nota – hanno sottolineato la situazione di pesantezza vissuta dai lavoratori negli ultimi mesi. La durezza con cui le questioni sono state sin ad ora affrontate è dovuta unicamente alla volontà di non perdere neanche un posto di lavoro. L’azienda ha ribadito che il piano sarà visionato al ministero e ha comunque chiarito che si svilupperà in 5 anni e che non è loro intenzione fare tagli radicali.
Il percorso per il prossimo futuro è quello di gestire i mesi a venire con la cassa integrazione. La proposta dell’azienda sarebbe stata di 8 giorni di sospensione del lavoro, da gestirsi da tra cassa e ferie, nonostante il previsto aumento di volumi.
Sindacati e RSU hanno ottenuto di mantenere la gestione della cassa e delle ferie come utilizzata da inizio anno.
Si è svolto anche un passaggio con la Regione e le istituzioni locali cui è stato riferito l’esito dell’incontro di oggi.
Ora si attende il tavolo del 1° aprile presso il Mise.
L’assemblea dei lavoratori è convocata per il giorno 8 aprile.
Per il giorno 6 aprile è stata organizzata una manifestazione sotto la sede della regione dell’Umbria sul tema delle concessioni.