Il Presidente di ACTL Sandro Corsi ha commentato la sentenza di primo grado relativa all’inchiesta “Spada” che ha mandato tutti assolti i 18 imputati fra i quali spiccavano l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’ex assessore Stefano Bucari.
Corsi che fu indagato nella stessa indagine e per il quale il GUP dispose il proscioglimento e il non luogo a procedere nel giugno del 2018, manifesta la sua soddisfazione per l’assoluzione di Di Girolamo e Bucari, degli altri ex assessori, dirigenti del Comune e del presidente della Cooperativa Alis, Carlo Andreucci.
Al contempo attacca “il peloso gaudio dei garantisti del giorno dopo” e critica il Partito Democratico che non ha difeso “l’onorabilità dei suoi iscritti e dei suoi dirigenti”. PD che è rimasto silente nei giorni dell’inchiesta quando avrebbe dovuto “a testa e voce alta” difenderla, pur nel rispetto del lavoro della magistratura.
DI SANDRO CORSI
I garantisti,i garantisti…..del giorno dopo:ieri ho seguito minuto per minuto l’evolversi del processo cosiddetto “Spada” e ora,solo ora,oltre il mio proscioglimento di due anni orsono sono davvero felice per il riconoscimento di piena innocenza sentenziato dalla giudice Bianca Maria Bertan verso tutti gli imputati a partire dal già Sindaco Leo Di Girolamo,il già assessore Stefano Bucari e tutti gli altri ex assessori,dirigenti comunali e mio collega sociolavoratore Carlo Andreucci.
Ho condiviso con loro questi anni di preoccupazioni e di speranza per il giusto esito di ieri.Ho letto i commenti di tanti ed anche notato eclatanti quanto pubblici silenzi.Non mi meraviglio di ciò ma ciò che è insopportabile è il peloso gaudio dei garantisti del giorno dopo e mi riferisco ad alcuni commenti di dirigenti del partito al quale sono ancora iscritto,il PD.Un partito non può delegare alla magistratura requirente il giudizio di onorabilità sui suoi iscritti e dirigenti perché li conosce negli anni,conosce le loro vite,le loro famiglie,i loro stili di vita,i loro valori ed ha cognizione dei loro averi sedimentati negli anni e questa onorabilità non poteva né doveva essere messa in discussione né tantomeno ripristinata a mezzo di sentenza attinente atti amministrativi.
Le dichiarazioni di oggi sono ipocrite poiché afone ieri, salvo il sol dire allora“fare presto”.Se credevano davvero nell’onestà degli allora inquisiti dovevano dirlo a voce e testa alta e ciò certo nel rispetto del lavoro della magistratura requirente ma non nella paura di affermare ciò che si pensava(art 21 costituzione)o forse era comodo non pensarlo perché , falcidiati alcuni, si aprivano spazi e prospettive di pseudocarriere per altri.O no?Oltre al PD sono iscritto al partito Radicale e lo sono dal vergognoso caso Tortora e la domanda è,vi sarà mai in Italia una sinistra riformista e libertaria:spero e lavoro per il sì ma è ben difficile con personaggi politici così ipocriti o ignavi che giustamente il sommo poeta e gigante italiano Dante relegava nei meritati gironi.