“Abbiamo anche discusso di regolamentazione delle lobbies. È dal 2014 che mi batto per un regolamento sui lobbisti alla Camera dei Deputati. Lo faccio ascoltando le associazioni europee che si occupano di trasparenza e le associazioni che si occupano di lobbying.
Il rapporto tra portatori d’interessi e politica va regolato per Legge. Il principio cardine deve essere la trasparenza.
Ci vogliono registri pubblici che mi dicano chi entra nei palazzi della politica, quali politici incontra, che proposte sponsorizza e quali partiti finanzia. Poi saranno stampa e opinione pubblica ad incrociare queste informazioni con le Leggi approvate da questo o quel partito, da questo o quel politico e si faranno un’idea di chi votare.
Io non ce l’ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori.
Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti.”
E’ finito nel tritacarne della polemica, Luigi Di maio, vice presidente della Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, per questo infelice riferimento ai malati di cancro come lobbie.
In seguito alle inevitabili polemiche politiche che queste affermazioni hanno prodotto lo stesso Di Maio, con un altro post ha precisato:”
Sono dispiaciuto che a causa delle mie affermazioni, strumentalizzate ad arte dal PD, le associazioni dei malati di cancro siano finite in una becera polemica politica.
A loro sento di dover chiarire il senso delle mie parole e di un accostamento (‘lobby degli inceneritori’ e lobby dei malati di cancro’) che può essere apparso infelice: in Parlamento ci sono portatori di interessi negativi, come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute.
Le loro sollecitazioni e indicazioni sono preziose per noi portavoce. Mi scuso se le mie parole sono risultate offensive.”