Servizi straordinari del territorio ad opera del Comando Compagnia Carabinieri di Rieti, secondo le direttive impartite del Comando Provinciale, per monitorare la circolazione veicolare sulle grandi arterie, verificare la regolare posizione degli stranieri e prevenire reati in genere soprattutto quelli contro il patrimonio. Sono state impiegate 22 pattuglie con oltre 60 militari supportati da personale in abiti civili e con auto di copertura. Sono state controllare 95 tra auto e motoveicoli ed identificate 168 persone.
A Poggio Moiano i Carabinieri hanno deferito per il reato di ubriachezza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, un operaio quarantenne del luogo che, sulla pubblica via, in evidente stato di ubriachezza, profferiva nei confronti dei militari frasi ingiuriose e oltraggiose. Stessa sorte è toccata ad un 55enne operaio residente a Rieti. Questi, controllato dai militari della Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Rieti dopo che sulla SS4 a bordo della propria autovettura, ne aveva perso il controllo terminando la sua corsa fuori della sede stradale, è stato trasportato all’ospedale de Lellis. Sottoposto agli esami di competenza, gli è stato riscontrato con un tasso alcolemico addirittura superiore di ben cinque volte il consentito. Per l’uomo, autovettura sequestrata, patente di guida ritirata e denuncia alla Procura di Rieti.
Denunciati anche 2 nigeriani: uno dai Carabinieri della Stazione di Rieti e l’altro dalla Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Rieti, poichè risultati irregolari sul territorio nazionale ed inottemperanti ad un precedente ordine di allontanamento.
Sempre la Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Rieti ha denunciato due giovani, un uomo ed una donna entrambi venticinquenni e residenti nel capoluogo. I due, utilizzando una cabina telefonica, si sono messi in contatto con il numero di emergenza 112 affermando falsamente di trovarsi nel Comune di Greccio e denunciando una lite in atto sulla pubblica via. Grazie alla prontezza dell’operatore del Pronto Intervento della Centrale Operativa di Rieti, non convinto dell’attendibilità della notizia, ha localizzato la cabina telefonica ed inviato una delle auto in circuito che ha intercettato i due. Dovranno rispondere alla locale Procura dei reati di procurato allarme in concorso e falsa attestazione a P.U. sulla propria identità.