“A Terni i semafori sono come le candele scintillanti che qualcuno mette sulle torte di compleanno, le accendi, pochi secondi di luce, poi le getti. Abbiamo ereditato un sistema semaforico fradicio ed antiquato, che sta su con i cerotti, l’emblema del passato regime che tirava avanti con la stanca senza affrontare mai alla radice le disfunzioni con la necessaria lucidità e professionalità per dare loro soluzione e lasciarle alle spalle.”
Lo afferma in una nota l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Terni, Enrico Melasecche, che interviene sulla questione dei semafori in tilt in città.
“Il problema esiste perché in diciannove anni consecutivi di governo – afferma ancora Melasecche – qualcuno poteva pure affrontarlo. Lampade ad incandescenza fuori produzione che costano un occhio della testa che producono ormai per il terzo mondo, consumano moltissimo, durano pochissimo, costano altrettanto per la manodopera di sostituzione. Soprattutto con l’attuale sistema sono assurdi i tempi che intercorrono fra la rottura di una scheda o di una lampada rispetto all’intervento di sostituzione. Poi con il disastro finanziario ereditato ed una dirigenza di settore in ferie da quasi un anno prima della pensione tutto è più difficile.”
Infine l’assessore ricorda una “memorabile litigata che fui costretto a fare con il dirigente di settore un anno fa in una di quelle giunte di gabinetto rivelatrici di quando abbiamo bisogno di sostituire dirigenti statici ed obsoleti con veri e propri manager, che mi auguro vengano assunti con i concorsi in atto, volti al raggiungimento degli obiettivi non a porre continuamente problemi piuttosto che risolverli.”
Sui semafori ko interviene anche l’assessore Benedetta Salvati: “da fine maggio – scrive la Salvati – sto sollecitando in maniera molto energica gli uffici, anche formalmente, come qualunque cittadino o consigliere potrà verificare accedendo alla mia casella di posta elettronica pubblica nella massima trasparenza, per risolvere in maniera adeguata e con una manutenzione seria il problema degli impianti semaforici fuori servizio in città, problema che rientra nelle competenze del mio assessorato”.
“I tecnici – aggiunge l’assessore – hanno intrapreso un iter burocratico a norma di legge che ha portato l’amministrazione, dopo l’individuazione delle risorse economiche, all’indizione di una gara per la manutenzione di tredici impianti semaforici. I termini di scadenza della gara si concludevano il 29 luglio scorso, ma c’è stata una proroga tecnica fino al 5 agosto. L’aggiudicatario non ha però ancora fornito dei documenti”.
“Non ci sono dunque responsabilità di carattere politico – precisa ancora la Salvati – dal momento che come amministratore ho compiuto pienamente il mio dovere di sollecito rispetto ad alcune problematiche che ritengo, io per prima, prioritarie per la sicurezza della viabilità”.
“Ho preteso quindi che, passata la settimana di Ferragosto – conclude l’assessore – venga immediatamente incaricata la ditta aggiudicataria e vengano eseguiti gli interventi di manutenzione, primo fra tutti quello sull’impianto semaforico di via XX Settembre e via Turati”.