“A più riprese abbiamo ottenuto la pubblicazione di articoli su giornali on line circa lo stato di notevole difficoltà e di enorme pericolo cagionato alla pubblica sicurezza per lo stato in cui si trovano le strade urbane, prive di adeguata segnaletica verticale ed orizzontale.”
L’associazione dei consumatori CODICI chiama in causa il Comune di Terni e il segretario, Massimo Longarini, ha spedito una lettera a Palazzo Spada nella quale si riserva di chiedere i danni causati da incidenti stradali che si sono verificati anche di recente, in via del Centenario, dove il semaforo è da tempo fuori uso.
“E’ stata segnalata, in particolare – scrive CODICI – la grave problematica cagionata dalla non utilizzabilità dei semafori con particolare, ma non esclusivo riferimento, a quello di via Del Centenario.E’ notizia di questi giorni dei due incidenti verificatisi proprio all’incrocio di via del Centenario ed in Via XX Settembre.All’uopo si reitera la richiesta di accesso agli atti già inoltrata con Ns. missiva del 28.09.2018 e si rivendica una copia delle Delibera di Giunta Municipale per gli anni 20152018 con cui si è provveduto ad ottemperare alle prescrizioni di cui all’art. 208 del Codice della Strada, nonché delle relative delibere di bilancio di liquidazione delle relative spese e documentazione attestante il loro pagamento con le evidenze dei vari interventi sul territorio comunale”.
Nell’articolo 208 del codice della strada , fra l’altro si prevede che ” Una quota pari al 50% dei proventi spettanti agli enti che hanno elevato la contravvenzione vada in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente. Resta facoltà dell’ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50% dei proventi a queste finalità”.
LA MINACCIA DI IMPUGNARE LE MULTE
Allo stesso tempo, CODICI contesta al Comune di Terni “la responsabilità per gli eventi verificatisi in danno della sicurezza dei cittadini utenti e si riserva di agire per il risarcimento di tutti i danni derivati da tali inadempienze e riserva di impugnare tutte le sanzioni irrogate per mancata destinazione dei proventi secondo le prescrizioni di legge.”