Al Senato i numeri della maggioranza sono veramente risicatissimi soprattutto per la continua fuga dal Movimento 5 Stelle. L’ultima, quella di Alessandra Ricciardi, ha fatto scendere la maggioranza giallo-rossa a quota 160. La maggioranza assoluta è a quota 161. Ci sarebbero i senatori a vita, che sono 6, i quali potrebbero “aiutare” il governo Conte. Resta il fatto che Conte ha numeri molto ristretti e deve guardarsi dalla previsione di Matteo Salvini secondo il quale altri 5 Stelle sarebbero pronti al salto della quaglia.
Il senatore Franco Zaffini, eletto in Umbria nelle file di Fratelli d’Italia, è sicuro: “Prima il governo Conte va a casa e meglio è nell’interesse degli italiani.Ogni momento è buono , prima la sfiducia a Bonafede, poi la fiducia sul decreto elezioni….”. In entrambi i casi il governo si è salvato sul filo di lana.
“Saranno molto importanti anche i risultati delle prossime regionali – afferma Zaffini – io credo che il centrodestra ha buone possibilità di vincere in tutte le regioni. Però molto dipenderà dal Presidente della Repubblica che tiene lì un governo che non ha nessun radicamento sul territorio. Ci sono state altre elezioni regionali e le ha vinte tutte il centrodestra.” Tranne in Emilia Romagna.
E se Conte alla fine dovesse cadere….”si dovrebbe andare subito al voto, è quello che dice il buon senso, quello che dice la logica – afferma il senatore Zaffini – ovviamente c’è sempre la possibilità che si componga un nuovo governo con i numeri parlamentari e in parlamento c’è tanta gente che sa che se si dovesse andare a votare non tornerebbe a fare il parlamentare. Parecchi dei 5 stelle, di coloro che sono passati con Renzi e di Forza Italia andrebbero a casa e questo determina una sorta di autoconservazione. Ma a tutto c’è un limite”.
Potrebbe arrivare da Silvio Berlusconi una scialuppa di salvataggio per Conte? “Da Silvio Berlusconi no – risponde Zaffini – ma in Forza Italia non si sa chi comanda, è diventato un mostro a mille teste”.