Dalla determina a contrarre del nuovo bando comunale per l’affidamento dei servizi cimiteriali si evidenzia un taglio drastico dei fondi e soprattutto delle ore lavorative. Ciò mette a serio rischio non solo i servizi ma anche tanti posti di lavoro.
“Le cose sono cambiate nel giro di due mesi, spiega Antonio Sabatini presidente della Ultraservizi, quando da una determina a contrarre “normale” l’amministrazione è passata ad un’altra completamente diversa dalla precedente, passando dalla formula dell’economicamente più vantaggioso a quella del massimo ribasso”.
Vediamo i numeri. L’importo della gara è di 39.900 euro, importo massimo consentito per la procedura aperta. E già qui Sabatini sottolinea come il Comune abbia annunciato di non poter fare una gara di importo superiore che sarebbe soggetta al sistema Mepa, quindi con le procedure interamente gestite per via elettronica e telematica, non avendo la piattaforma necessaria.
“Non è vero, afferma, troveranno una scusa ma io già la conosco anche se non lo dico”.
L’appalto comprende servizi cimiteriali ossia tumulazioni ed estumulazioni, pulizie e mantenimento del decoro, manutenzione del verde. Nella prima determina sono state conteggiate 332 ore settimanali per 12 unità lavorative. Nella seconda, invece, le ore settimanali sono scese a 188 e le unità lavorative a 10. La differenza per le ore è del 43,37% ma se si entra nel dettaglio la percentuale sale all’87,50% per quanto attiene la manutenzione del verde: nella prima determina si parla di 4 unità lavorative per 4 giorni a settimana per 4 ore al giorno per un totale di 64 ore settimanali, nella seconda 2 unità lavorative per 4 giorni a settimana per un’ora al giorno per un totale di 8 ore settimanali. Ma non è tutto. Il costo orario per la manodopera con l’offerta economicamente più vantaggiosa sarebbe di 15,88 euro mentre con quella del massimo ribasso di 13,05 euro, quindi una differenza del 17,8%, ma il costo orario minimo stabilito nelle tabelle ministeriali è di 14,70 euro.
I lavoratori che fanno capo all’Ati che gestisce i cimiteri – formata dalle cooperative Alis (capofila), Ultraservizi, Gea e Solco (in subappalto) – tutte persone svantaggiate, sono a forte rischio disoccupazione.
“Noi ci tuteleremo, tuteleremo i posti di lavoro nelle sedi opportune – conclude Antonio Sabatini – vedo una situazione molto approssimativa e superficiale nella gestione degli appalti. Siamo alquanto sconcertati e perplessi”.