Coro di critiche alla presentazione dei nuovi servizi educativi comunali, di cui abbiamo parlato ieri.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/come-cambiano-i-servizi-educativi-comunali-356412
Il primo a scagliarsi contro il piano messo a punto dalla giunta comunale è il Comitato omonimo.
“Campitello chiude da subito. Il Grillo Parlante a settembre 2017, il Trebisonda pure. Anzi no. Chiude
come servizio comunale, quindi sì, ma viene statalizzata, quindi no. La verità sul Trebisonda è il forse. Dato
che la procedura verrà avviata a fine settembre se l’esito sarà negativo o se nel caos che regnerà caleranno
le iscrizioni? CHIUDE. Si chiuderà la statale di Maratta. Anzi forse. Per ora SI’, ma se la chiusura di Campitello
dovesse far aumentare gli iscritti allora NO. Di nuovo il forse – scrive il CO.SEC – che aggiunge – diciamo NO a questo pseudo piano riorganizzativo che nei fatti è un caotico depotenziamento.”
Poi il Co.SEC contesta punto per punto: sull’aumento dei nidi ,”non è dato sapere né come, né di quanto incrementeranno, né i tempi”; sui laboratori , “Il Co.SEC crede poco alla sopravvivenza nel tempo dei laboratori senza un
impegno e un supporto della didattica”; sull’occupazione, “Ma se non c’è un piano di implementazione dei nidi di quale occupazione parliamo? Di quante unità? Forse per coprire il sabato, ma in quale anno? Ma la chiusura delle scuole e il valzer delle maestre quantiposti faranno perdere anche fra la cooperazione?”; sulle fasce ISEE,”Non è più semplice rimodulare le fasce ISEE come richiesto e promesso anche per la refezione scolastica?
Tre i punti sui quali il CO.SEC intende rilanciare:
1) Mantenere l’attuale status per il prossimo anno così da permettere almeno ai bambini di chiudere il
percorso scolastico con le proprie maestre e i propri amici. Relazioni che non si possono spezzare in estate a
loro insaputa e senza preparazione.
2) Lavorare da settembre a dicembre per verificare la possibilità di sviluppare percorsi 0 – 6 anni, così come
chiede la direttiva europea (alla cui normativa si sta adeguando la legge nazionale). Se si verifica che
tecnicamente non è fattibile da febbraio non si prenderanno più le nuove iscrizioni. Su questo né il Sindaco,
né gli Assessori, né i Dirigenti hanno risposto, limitandosi semplicemente a ripetere come un disco rotto:
chiudiamo, chiudiamo, chiudiamo.
3)L’istituzione della Consulta per i servizi educativi comunali proposta dal Co.SEC.
Su questo il Co.SEC riparte insieme alle 50 diffide depositate e in scadenza il 19 agosto.
IL MOVIMENTO 5 STELLE
Duro il commento del Movimento 5 Stelle:” La decisione di chiudere fin da subito la scuola di Campitello, procedendo poi negli anni a venire ad altre chiusure delle storiche scuola comunali dell’infanzia, sta a dimostrare che il famigerato tavolo partecipato, le commissioni e le audizioni svolte, altro non sono stati che fumo negli occhi, un mero diversivo, pagato con i soldi dei cittadini, usato per tenere buoni coloro i quali avevano tenacemente creduto in una possibile interlocuzione democratica, in un percorso partecipato, costruttivo e concreto.”
“Il Movimento 5 stelle Terni – è scritto in una nota – ha da sempre manifestato la propria contrarietà a questo progetto di abbandono dei Servizi educativi comunali, non da ultimo, la consigliera Trenta, ha depositato in II commissione un atto di indirizzo che ricalca le decisioni prese nel tavolo partecipato sui SEC che si è svolto nei mesi scorsi e per il quale il Comune ha già speso circa 4mila euro.
Il M5S chiede al Sindaco e alla Giunta di rimandare qualsivoglia decisione di chiusura per questo anno scolastico; di assumere il personale mancante nelle scuole dell’infanzia che gravano in condizione di sotto-organico perenne e di prendere in considerazione le proposte uscite dal tavolo.”
LA CGIL FUNZIONE PUBBLICA
“Nonostante le rassicurazioni del Sindaco e degli assessori presenti, registriamo che di sicuro ci sarà la chiusura di alcune scuole (in parte da subito e in parte in prospettiva) e solo in futuro vi sarà un ampliamento di altri servizi, una politica di due tempi per noi inaccettabile”, scrive la CGIL.
“Abbiamo chiesto che, sin da subito – aggiunge la CGIL – si calendarizzi una serie di incontri con tutti i soggetti coinvolti nella riorganizzazione, in cui si possano verificare insieme: i dati riguardanti domanda e offerta, gli eventuali risparmi derivanti dalla riorganizzazione e come saranno reimpiegati, quali saranno le nuove attività laboratoriali, dove saranno collocate e come si integrerà l’offerta formativa per la fascia di età 0 – 6 anni in un’ottica di continuità Nido-Materna.
Rimane incerto , inoltre, anche il futuro delle dipendenti Comunali (insegnanti, educatrici e addette ai servizi generali), che ad oggi non sanno ancora come e dove saranno collocate a settembre, e la cui mobilità produrrà la perdita del posto di lavoro del personale delle Cooperative Sociali che collabora a vario titolo con il personale del Comune.”
“E’ assolutamente inaccettabile – conclude la CGIL – che proposte di riorganizzazione di attività di welfare gestite dal Comune ( Refezione ,trasporti, S.e.c., Servizi Sociali) possano determinare perdite di posti di lavoro e/o diminuzione dei servizi, come è inaccettabile che esigenze di contrazione di bilancio possano ricadere su soggetti deboli, siano essi lavoratori/lavoratrici della Cooperazione, siano essi anziani, disagiati e/o cittadini diversamente abili.”