Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile, molto più infimo, scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram. Un potere invisibile, come è sempre invisibile chi lo comanda ed è sempre ignoto perché lo fa. Un pericolo nelle nostre mani, un lavaggio del cervello continuo, forse, un potere da cui nessuno di noi può scappare.
LA TRAMA
In un capannone isolato, tre ragazzi – due interpretati da Cristiano Caccamo, e Matteo Cecchi -, vengono pagati da un partito estremista per inventare fake news e manipolare le elezioni politiche imminenti. La notte prima del silenzio elettorale, un noto conduttore televisivo – interpretato da Francesco Montanari – intervista il vicesegretario del partito per cui lavorano i ragazzi, mettendolo in difficoltà e facendogli fare una pessima figura davanti a tutto il Paese. I ragazzi stanno casualmente assistendo alla diretta televisiva e, preoccupati che questo possa compromettere il loro lavoro, decidono che non creeranno più fake news contro il partito avversario, ma che diffameranno direttamente il conduttore televisivo. Da quel momento la situazione inizia a degenerare.
“Odio. Denaro. Vendetta. Tre capitoli che racchiudono i temi centrali di questo spettacolo. La trama è tristemente attuale. Politica, fake news, manipolazione. Ma quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state le motivazioni che spingono una generazione a comportarsi in maniera crudele, cattiva, bastarda – ha detto il regista Davide Sacco – ci sono molti conflitti in scena: il più evidente è quello tra i ragazzi e il conduttore televisivo, che è anche il motore principale della vicenda, ma più andiamo avanti nella scoperta dei personaggi e più capiamo che il conflitto maggiore è interiore a ognuno di loro, tra quello che vorrebbero essere e quello che la società li costringe a diventare. Il campo di battaglia è quello della diffusione delle notizie, e anche qui lo scontro è tra un conduttore che eccelle nel suo mestiere, che è amato dal pubblico e che conosce alla perfezione lo strumento della televisione, e tre giovani che invece sanno come gestire l’umore del web, come smuovere le masse e scatenare reazioni di pancia ma terribilmente potenti. In mezzo, la verità, che viene schiacciata e perde sempre più di valore.”