Il critico d’arte e parlamentare Vittorio Sgarbi questa sera ha cenato in un ristorante di Fano di proprietà di Umberto Carriera, lo stesso che qualche sera fa aveva organizzato in un altro suo ristorante, a Pesaro, una cena per 90 persone nonostante fosse vietato dal nuovo DPCM che obbliga i ristoranti a chiudere alle ore 18 consentendo , dopo, solo l’asporto o le consegne a domicilio. Peraltro il questore di Pesaro ha disposto la chiusura per 15 giorni di quel ristorante.
Questa sera, invece, il locale di Fano era chiuso ma all’interno stavano cenando una ventina di persone fra le quali, appunto, Vittorio Sgarbi. I carabinieri non sono entrati perché non avevano il permesso di entrare in un locale chiuso hanno comunque identificato le persone presenti, molte delle quali non indossavano la mascherina.
“Credo che le persone che hanno combattuto per libertà – ha detto Sgarbi in una diretta Facebook – sappiano che per la libertà si può perdere la salute ma per la salute non si può perdere la libertà. Qui siamo in un ristorante di Umberto Carriera dove non corriamo alcun rischio, è l’esempio più vivo della resistenza contro la dittatura imposta senza ragione. Invece di fare le cose che i cittadini desiderano ,cioè di vivere in comunità cercano di impedire i rapporti sociali, vorrebbero che la gente non si trovasse insieme per discutere democraticamente quindi siamo difronte ad una azione criminale di cui si è accorto solo un ristoratore di Pesaro perché tutti gli altri la patiscono come vittime. Occorre la resistenza – ha aggiunto Sgarbi – perché oggi c’è il fascismo che non va interpretato nel senso storico per non turbare quelli che hanno vissuto quell’epoca che era più liberale di questa. E’ una dittatura, è un potere cieco manovrato da idioti. Il Coronavirus è stato usato come arma politica, arma ideologica , c’è dunque una dittatura che usa il Coronavirus per piegare la libertà delle persone”.
Sgarbi, uscito dal ristorante, si è diretto verso la Repubblica di San Marino dove non sono in vigore misure ani-Covid.