Immediata convocazione, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, di un tavolo di confronto sul futuro della SGL Carbon chiamando al confronto la stessa multinazionale, la nuova proprietà Morex, sindacati ed enti locali, come già richiesto dalla Regione.
E’ quanto chiede il Senatore ternano del Pd, Gianluca Rossi, annunciando la presentazione di una prorpria interrogazione al Ministro Guidi, “perché – spiega – non sono negoziabili la continuità produttiva di questo ganglio economico ed industriale, né tantomeno il futuro lavorativo delle persone giá rioccupate e di quelle in attesa di reimpiego”.
Il Senatore Rossi auspica “che non si abbassi il livello di attenzione e si ponga al centro delle prossime decisioni una visione sistemica: continuità produttiva, lavorativa, ed integrativa con l’economia nazionale. Ognuno, quindi, ottemperi al proprio ruolo e agli impegni assunti con serietà, evitando inutili polemiche. Da ultimo, ma non per importanza – conclude il senatore umbro – non si riduca la soglia di vigilanza sulle questioni di risanamento ambientale: anche le bonifiche fanno parte di un progetto industriale serio e credibile”.
Una analoga richiesta è stata avanzata dal Vice presidente ed assessore regionale allo sviluppo economico Fabio Paparelli, d’intesa con la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ed il Sindaco di Narni, Francesco De Rebotti. Gli amministratori locali auspicano che “quanto prima emergano le reali intenzioni delle parti”.
Sulla base degli ultimi sviluppi, a partire dalla comunicazione di SGL Carbon del 4 Gennaio scorso, con cui è stata richiesta ad Elettrocarbonium la restituzione dell’immobile e degli impianti motivata, a giudizio di SGL, con il mancato avveramento delle condizioni sospensive nei termini previsti dagli specifici contratti stipulati tra le parti private, oltre che sulla base delle recenti e improvvide affermazioni rilasciate alla stampa da alcuni protagonisti della vicenda, “la Regione Umbria – precisano la Presidente Marini e l’assessore Paparelli – in sede nazionale è pronta a ribadire ancora una volta la volontà di porre in essere tutto quanto nelle sue possibilità per salvaguardare la produzione e livelli occupazionali ed assicurare il rispetto delle normative vigenti in tema di bonifica, auspicando che la discussione si rimetta su un piano di correttezza di rapporti e di messa in chiaro dei reali obiettivi delle imprese coinvolte”.