La notizia dell’interessamento di una nuova società per il sito della Sgl Carbon di Narni riaccende la speranza che si possa passare dopo la parentesi, al momento, poco fortunata di Michele Monachino, ad un’altra che preveda, come scrive il liquidatore Marco Petrucci, il ritorno dei lavoratori in un’azione produttiva.
E così riprendono anche le prese di posizioni della politica che, per fortuna questa volta è stata messa dietro le discussioni e le scelte. Perché la Sangraf, multinazionale elvetica è stata sin qui scelta solo da Marco Petrucci ed il suo staff.
Il sindaco in una nota si dichiara felice della riapertura delle trattative con un altro soggetto ed invita Monachino ed i suoi “di procedere rapidamente al disimpegno dell’area ed alla sua riacquisizione da parte di SGL per facilitare il processo in atto di individuazione ed insediamento di nuovi investitori”. Perché rimane un’assoluta particolarità il fatto che dentro la fabbrica vuota vi sia ancora un presidio di lavoratori, nessuno a ben capito a fare cosa.
Anche il vicesindaco Marco Mercuri la canta ai nuovi interlocutori: “Prima di qualsiasi entusiasmo questa volta vediamo il piano industriale ed anche i finanziamenti disponibili”.
Insomma, si sta ripartendo anche se non v’è molta unità né a livello sindacale, Francesco Framarini il rappresentante della Cisl è ormai separato in casa rispetto a Uil e Cgil, quando si parla di Sgl Carbon e nemmeno in giunta comunale dove un assessore, Marco De Arcangelis, continua a sostenere, idealmente, s’intende, l’iniziativa di Monachino, che anche al sindaco De Rebotti è sembrata ormai esaurita.