Il Tribunale di Spoleto ha tolto 136 mila euro di debiti dalle spalle di un uomo, finito nell’inferno del sovraindebitamento per prendersi cura della sua famiglia. Lo fa sapere il team di Legge3.it.
LA STORIA
Da sempre l’unico a percepire uno stipendio, l’uomo si è fatto carico di tutte le spese necessarie per la sua famiglia. Nel 2002 aveva sottoscritto un mutuo di 25 anni per l’acquisto della prima casa, in comunione di beni con la moglie, chiedendo al padre di fargli da garante. Successivamente, si trovò a chiedere ulteriori prestiti “per il sostenimento di spese per necessità personali, e/o familiari”, per far fronte a debiti pregressi e il sostentamento della moglie e dei loro 2 figli.
Nel 2014 iniziano a rendersi conto che la figlia presenta dei disturbi ed iniziano un lungo percorso di visite e accertamenti, giungendo solo nel 2016 ad una diagnosi. Due anni lunghi, fatti di ansia, attesa e spese mediche e farmacologiche importanti. Questo e lavori di manutenzione della casa e altre spese per la famiglia costringono l’uomo a chiedere un ulteriore finanziamento, le cui rate si sommarono a quelle già in essere.
La situazione peggiora ulteriormente quando nel 2020 la moglie chiede il divorzio. Il giudice dispone che la casa rimanga alla donna e ai figli e che l’uomo continui a pagare il 50% della rata del mutuo. Oltre a questo, impone il versamento di un assegno divorzile per il mantenimento dei figli maggiorenni, non autosufficienti economicamente, e della moglie, pari a 800 euro.
L’uomo è costretto a tornare a vivere a casa degli anziani genitori, e sprofonda in un vortice sempre più buio: la somma delle rate dei debiti e dell’assegno divorzile supera l’importo del suo stipendio, e ogni mese diventa più povero e disperato. Decide allora di rivolgersi a Legge3.it, l’organizzazione fondata da Gianmario Bertollo, che da anni aiuta privati ed imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento, grazie agli strumenti legali introdotti dalla Legge numero 3 del 2012.
Grazie ai consulenti che lo hanno assistito, l’uomo ha ottenuto lo stralcio di gran parte del debito, mentre la parte restante verrà resa attraverso un piano di recupero triennale sostenibile per le sue finanze: 355 € al mese per i prossimi 15 anni, e la casa dove stanno i figli e la ex moglie sarà salva.
“Credo che questa sia una storia molto toccante. – commenta Gianmario Bertollo – Ancora oggi, la società tende ad additare chi si trova in situazioni di sovraindebitamento, come se fosse una colpa, come se fosse stata la loro incapacità negli affari o in altri ambiti a metterli in quella situazione. Qui, invece, abbiamo un uomo che ha chiesto denaro con l’unica finalità di provvedere ai bisogni della propria famiglia, di garantire loro la miglior vita possibile. Purtroppo, a volte la vita non va come vorremmo, e si è ritrovato in situazioni che lo hanno obbligato a chiedere sempre più denaro. Siamo davvero felici di come si sia conclusa questa vicenda, gli auguriamo tutto il bene possibile e di ripartire da zero con serenità”.