AGGIORNAMENTO 17,30
Il sindaco Leonardo Latini ha ricevuto comunicazione ufficiale della presenza di un primo caso positivo al virus Covid-19 nel territorio comunale.
Ha perciò fatto predisporre un’apposita ordinanza attraverso la quale attiva le misure per l’isolamento contumaciale della persona risultata positiva, che era già in isolamento fiduciario dal 28 febbraio.
L’amministrazione comunale resta in stretto contatto con la Prefettura, con la Usl, con la Regione dell’Umbria e con la Protezione Civile per monitorare l’evoluzione della situazione. Così come avvenuto nei giorni scorsi, di concerto con la Regione Umbria e tutte le istituzioni coinvolte, il sindaco ricorda ai cittadini di prestare attenzione nel rispettare le buone pratiche di prevenzione igienico-sanitarie e di rivolgersi telefonicamente, per eventuali chiarimenti, al proprio medico di famiglia, o al numero verde messo a disposizione dalla Regione Umbria (800.636363), attivo 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle ore 20. Mentre nelle ore serali e di notte è previsto un rimando al numero verde gratuito 1500 attivato dal Ministero della Salute.
IN AGGIORNAMENTO ORE 16.00
Salgono ad otto i contagiati da coronavirus in Umbria due dei quali in provincia di Terni: questa mattina (martedì 3 marzo) se ne sono appalesati addirittura sei. Lo conferma la Direzione sanità della Regione Umbria ricordando che due pazienti sono in isolamento fiduciario, uno di San Gemini ed un altro ternano. Entrambi sembra abbiano avuto contatti con il giovane positivo di Montecastrilli. Sono state isolate anche le persone che sono venute in contatto con loro.
IN AGGIORNAMENTO
Quattro nuovi casi accertati in Umbria di persone affette da coronavirus: lo rende noto la Direzione regionale Sanità. Si tratta di soggetti monitorati da qualche giorno dai servizi sanitari. Al momento – riferisce la Regione – due sono in isolamento fiduciario a casa e in buone condizioni, un terzo paziente è invece ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale di Perugia e il quarto, un sessantenne di Città della Pieve che si era spostato per ragioni di famiglia in Lombardia per precauzione è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive sempre del capoluogo umbro.