“Simonacci’s Family” e “Accademia Érard” sono i titoli dei due prossimi concerti del festival OperaInCanto, che si svolgeranno mercoledì 23 agosto nel Chiostro di Sant’Agostino ad Amelia e giovedì 24 nel Chiostro di Santa Cecilia a Collescipoli, entrambi con inizio alle 21.
Questi due concerti rientrano nel progetto dell’edizione 2023 del festival, intitolato “Rossininana” perché vuol presentare la musica del famosissimo autore del Barbiere di Siviglia attraverso le infinite trascrizioni e rielaborazioni di ogni tipo che ne sono state fatte in due secoli per soddisfare la richiesta di musica di Rossini da parte di un pubblico vastissimo ed eterogeneo, a testimonianza di come la sua musica fosse eseguita negli ambienti e nelle occasioni più diverse.
Protagonista del concerto di mercoledì 23 nel Chiostro di Sant’Agostino ad Amelia è la “Simonacci’s family”: il padre Giancarlo e la madre Gabriella Morelli sono pianisti, il figlio David è violinista e l’altro figlio Marco è violoncellista. I quattro Simonacci si sono tutti dedicati alla musica, raggiungendo ognuno ottimi livelli come solista, ma questa volta si presentano insieme. Iniziano il loro concerto con la Sinfonia del Barbiere di Siviglia nella trascrizione di Arnold Schoenberg: è un apparentemente impossibile (e proprio per questo stuzzicante) incontro a distanza tra il gaudente Rossini e il severo padre delle avanguardie musicali del Novecento, che inventò la dodecafonia. Si prosegue con vari brani tratti dei Peccati di vecchiaia e da altre raccolte di musica da camera scritte da Rossini dopo che ad appena trentasei anni si ritirò dalle scene operistiche e continuò a comporre per una ristretta cerchia di amici e ammiratori. Il concerto si conclude con una trascrizione da Rossini realizzata da David Simonacci proprio per il festival, che viene eseguita ora in prima assoluta.
Giovedì 24 nel Chiostro di Santa Cecilia di Collescipoli il concerto intitolato “Accademia Érard” permetterà di ascoltare il suono autentico degli strumenti dell’epoca di Rossini, molto diversi da quelli moderni. Sébastien Érard era un famoso costruttore di strumenti, in particolare arpe e pianoforti, che fu attivo a Parigi negli stessi anni in cui vi si trasferì anche Rossini e che divenne uno dei suoi migliori amici. L’arpista Paola Perrucci possiede proprio una pregiata arpa da lui costruita e in quest’occasione la suonerà sia in pezzi a solo sia in duo col flautista Francesco Chirivì, che suona anch’egli uno strumento dell’epoca di Rossini. Un prezioso incontro tra due musicisti italiani tra i più apprezzati nel rispettivo strumento.
Nel loro concerto si potranno ascoltare musiche di Rossini sia nella versione originale (Andante, Allegro e Andantino e allegro brillante per arpa sola) sia nelle elaborazioni di altri musicisti suoi contemporanei e all’epoca celebri, quali Giovanni Toja, Saverio Mercadante, Nicolas Bochsa e Raffaele Galli. Su tutti spicca Frédéric Chopin, che volle rendere un omaggio al grande compositore italiano scrivendo delle variazioni su una celebre aria della sua opera Cenerentola.
Biglietti: interi 10 euro, ridotti 8 euro.